I terreni su cui sorge il “Deltaplano”, la struttura che ospita le attività commerciali delocalizzate dopo il terremoto del 2016 e recentemente inaugurata a Castelluccio di Norcia, non sono gravati da uso civico. Lo ha stabilito il commissario agli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana con una ordinanza datata 11 gennaio 2019, respingendo così la richiesta di sequestro del Deltaplano che era stata avanzata da alcune associazioni ambientaliste, Wwf in primis.
Gli ambientalisti a loro sostegno, secondo quanto si apprende, avevano portato una bolla del 1200 oltre ad un provvedimento del 1926 in cui in sostanza veniva scritto che tutti i pascoli di Castelluccio, tranne una proprietà precisa, erano gravati da uso civico. Diversi invece gli atti depositati dalla Regione Umbria (che ha realizzato l’intervento di delocalizzazione delle attività commerciali ai sensi delle ordinanze del capo dipartimento della protezione civile ma anche con i pareri favorevoli di vari enti, tra cui il Parco nazionale dei Monti Sibillini ed il ministero dell’Ambiente). La Regione ed il Comune di Norcia (a seguire direttamente la vicenda è stato l’assessore Giuliano Boccanera) hanno quindi dimostrato che in quei terreni su cui sorge il Deltaplano non c’era alcun uso civico ed in passato era presente invece una vecchia cava.
Una tesi difensiva che è stata accolta dal commissario aggiunto agli usi civici Antonio Perinelli, che ha ritenuto non sussistenti i presupposti del “fumus” e del “periculum”, rigettando appunto la richiesta di sequestro dell’area.