Terni, terremoto a Palazzo Spada | Si dimette l'assessore Falchetti Ballerani - Aggiornamenti - Tuttoggi.info

Terni, terremoto a Palazzo Spada | Si dimette l’assessore Falchetti Ballerani – Aggiornamenti

Luca Biribanti

Terni, terremoto a Palazzo Spada | Si dimette l’assessore Falchetti Ballerani – Aggiornamenti

"Non condivido più le scelte politiche di questa amministrazione"
Mer, 12/10/2016 - 13:40

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Sembra non esserci pace nelle sale di Palazzo Spada, dove un altro terremoto politico ha colpito il PD. Dopo lo scossone interno alla maggioranza prodotto dalla vicenda dei debiti fuori bilancio portata alla luce dal M5S e dal consigliere Enrico Melasecche, il sindaco Di Girolamo deve fare i conti con le dimissioni dell’assessore Christia Falchetti Ballerani.

La Ballerani, dopo il taglio di Giunta del sindaco (nell’ambito del quale da 9 assessori si è scesi a 5), aveva ottenuto le deleghe al affari generali, ai servizi demografici e statistici, alla semplificazione amministrativa, all’innovazione p.a., l’Ict,  alla Smart City, alla cultura e servizi culturali, all’Agenda urbana, alla Città del cinema, al commercio, all’artigianato, al marketing territoriale e alle fiere.

Questa mattina l’assessore ha presentato la lettera di dimissioni e, al momento, di Girolamo ha trattenuto per sé le deleghe conferite alla Ballerani che, raggiunta telefonicamente da TO, ha spiegato le motivazioni della sua scelta: “Ho deciso di rassegnare le dimissioni perché

non mi ritrovavo più nel programma che ho accettato di condividere quando fui chiamata da questa amministrazione nel 2014,

soprattutto dopo la ridistribuzione delle deleghe. Mi sono state assegnate – continua la Ballerani – deleghe non afferenti alla mia professione, mentre ero stata chiamata per la gestione del personale”.

Poi l’affondo a Di Girolamo, sintomo che qualcosa a livello politico dentro il PD è in cortocircuito:

“Non credo che si possa motivare la scelta di tagliare 4 assessori soltanto con questioni economiche.

Non è condivisibile la logica dei tagli solo per i costi. Una buona amministrazione – conclude l’assessore – non può dare delle motivazioni puramente economiche a una scelta così importante”.


“Ho momentaneamente assunto le deleghe lasciate da Cristihia Falchetti Ballerani, Si tratta comunque di una soluzione temporanea. Nei prossimi giorni nominerò un nuovo assessore e vedremo una assegnazione  delle deleghe in base a competenze e attività da svolgere”.  Sono queste le prime parole del primo cittadino, Leopoldo Di Girolamo, a poche ore dalle dimissioni dell’assessore Ballerani.

“In queste ore l’Amministrazione Comunale  – prosegue il sindaco – è molto concentrata sulle numerose e vitali questioni amministrative aperte: stiamo lavorando anche oggi sul Piano di riequilibrio finanziario, sull’Area di crisi complessa una opportunità storica per questo territorio, il Patto di sviluppo territoriale con la Regione. Strumenti concreti per dare un futuro di qualità alla nostra città. Il lavoro va avanti su tutti i fronti, compreso quelle delle opere pubbliche: domani sera ci sarà l’illuminazione della nuova passerella che attraversa la stazione ferroviaria, un’opera che intendiamo mettere a disposizione della città dal mese di novembre”.

“Colgo l’occasione – conclude il sindaco – per ringraziare  di cuore l’assessore Falchetti Ballerani per l’ottimo lavoro portato avanti in questi due anni, con risultati importanti raggiunti, in particolare sul fronte del riordino della macchina amministrativa, operazione indispensabile per assicurare alla città una pubblica amministrazione comunale efficiente”.


Le reazioni politiche

Sinistra italiana  – “Ma come non era stato tutto risolto? Il sindaco non diceva che ora il comune era in grado di cambiare passo? La situazione del comune di terni, al contrario, con le dimissioni dell‘assessore Ballerani è ormai arrivata al limite del ridicolo. Se infatti appena una settimana fa il Sindaco ha provato nascondere le difficoltà in cui versa dietro la mossa ad effetto della defenestrazione di quattro assessori (tecnici) adesso il Re è nudo. E’ evidente la debolezza dell’azione messa in campo dal Sindaco per affrontare i gravi problemi della città: chiusi nel Palazzo senza costruire un piano strategico confrontandosi con la città, con una grave perdita di autonomia territoriale da parte di Terni e decidendo solo in base alle convenienze dello scontro interno al PD. E anche da questo punto di vista è evidente che si è fallito. Al di la delle motivazioni formali che dall’assessore dimissionaria è evidente infatti che queste sono frutte di guerra interna ha ormai superato i livelli di guardia. Guerra di posizione e non certo un sano confronto di idee. Ribadiamo quindi Di fronte a tutto ciò che Sinistra Italiana si impegnerà a ricostruire un progetto di sviluppo della città che veda coinvolti tutti i cittadini”.

Prc – Le dimissioni rassegnate dall’assessore Falchetti Ballerani certificano una volta di più la consunzione della giunta Di Girolamo. Le motivazioni addotte dall’ormai ex assessore non nascondono affatto lo scontro politico che attraversa la giunta e la maggioranza di Palazzo Spada. Come sempre a pagarne il prezzo sarà la città: non a caso anche l’ultimo assessore tecnico rimasto ha sottolineato il mancato rispetto degli impegni programmatici espressi ed il pressappochismo con cui deleghe ed obbiettivi amministrativi sono stati redistribuiti dal sindaco nella settimana appena conclusa. Una operazione, quella del sindaco, che a distanza di poche ore dal varo certifica la propria inconsistenza: Una giunta in pieno disfacimento che si contraddistingue per un monocolore PD inteso a ricercare un equilibrio tra le faide interne al partito di maggioranza ma estraneo alle prerogative e le emergenze di una città sfibrata dalle politiche antipopolari sin qui praticate. Il Prc di Terni rilancia l’appello per la costruzione del più ampio fronte sociale e politico, che mobiliti le migliori risorse per costruire una alternativa di qualità a questa pallida maggioranza politica, un cambiamento al “paludismo amministrativo e progettuale” del Partito Democratico.  

M5S – Mentre la Giunta comunale si SBrega e inesorabilmente perde un pezzo fondamentale, di fatto palesando l’illegittimità della stessa rispetto a quanto affermato nello statuto comunale (art.42 comma 2), Sindaco e assessore al Bilancio continuano la propria azione di accanimento contro la città. Il M5S diffida pertanto la Giunta a disporre ulteriori atti finché non venga ripristinato il numero legale degli assessori indicato nello Statuto comunale. La città ha oramai perso la sua guida. Con quale credibilità questi signori pensano di affrontare la crisi dopo che tre mesi fa – non tre anni o tre decenni – hanno votato un bilancio che, come già sottolineato dalle opposizioni, si sapeva far acqua da tutte le parti?
In meno di tre mesi – si è acclarato un potenziale disavanzo di tre milioni (uno al mese…), e solo sulle poste contabili su cui la maggioranza PD compattamente ha votato.
Molte altre cose stanno venendo a galla, il M5S è già all’opera tramite i propri staff legali che stanno rilevando ulteriori criticità non ancora emerse e che potrebbero appesantire le posizioni di chi si troverà a dover sostenere l’adeguatezza delle azioni che questa giunta ha deciso di intraprendere.
È certo che all’interno del Partito Democratico non tutti ne escono sconfitti, non tutti pagheranno il conto. Qualcuno brinda con il calice in mano con grande soddisfazione per come è riuscito ad emarginare alcuni nobili ormai decaduti di via Mazzini. Le parole rassicuranti dell’assesore Piacenti D’Ubaldi rispetto al debito non riescono a convincere  e tranquillizzare neanche i membri della sua stessa Giunta e della sua stessa maggioranza. E risulterebbe vano il tentativo di chi in questi giorni sta cercando di scaricare le proprie responsabilità riguardo alla voragine debitoria del Comune di Terni, in particolare su dirigenti e funzionari del Comune. Come se i debiti non  abbiano nulla a che fare con le scelte politiche che la maggioranza porta avanti da quasi 4 lustri. A chi resterà il cerino in mano? Premettiamo fin da ora che faremo il possibile affinché chi ha gestito il potere – quello vero – in città ininterrottamente negli ultimi 17 anni, adesso che i nodi stanno rapidamente venendo al pettine, non riesca a buttare la croce addosso ad altri. Si chiama principio di responsabilità: chi ha il potere ne sopporta anche gli oneri. Fare buchi e poi chiamare il “serrate i ranghi” non illude più nessuno neanche molti pezzi della maggioranza sempre più consapevoli del fatto che: gli onori sono roba per pochi fortunati nel partito, mentre gli oneri vengono tranquillamente condivisi.

I Love Terni – Uno dei cinque superassessori politici di questa giunta blindatissima se ne va, pochi giorni dopo la conferenza stampa del sindaco che tentava di coprire, con la solita faccia per tutte le occasioni, una situazione talmente drammatica che ricorda forse quella del ’93 che aprì porte e finestre alla primavera liberal-democratica di Ciaurro. Non è bastata la conferenza stampa di ieri sulla manciata di milioni che fra qualche anno potrebbero venire a Terni, probabilmente per gli amici degli amici del sindaco che, non per nulla, ha tenuto stretta, strettissima, fra una ricetta di aspirine ed una di antibiotici, la delega allo sviluppo economico.
Per decenza deve solo dimettersi alla svelta per consentire ad un prefetto indicato dal governo di fare quattro conti e tirar fuori quei debiti che ha lui fin qui creato e nascosto ma soprattutto per consentire ai ternani, in primavera, di scegliere chi li governerà nei prossimi cinque anni di non facile ricostruzione. Tronca prendeva già le misure sotto Palazzo Spada pochi giorni fa…vatti a fidare degli amici di partito.
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