di Comitato Terni per Tsipras

Passione e fiducia. Sono due le parole chiave che ieri mattina, 15 marzo, hanno fatto da sostegno alla conferenza stampa organizzata a Terni per presentare ai cittadini i due candidati umbri per la Lista “L'altra Europa con Tsipras”, Fabio Amato e Lucia Maddoli.
La passione di chi da sempre è nel mondo della politica mantenendosi però con i piedi per terra, a contatto con i bisogni primari, quelli vitali e non quelli superflui e indotti da una società che si regge sul consumismo e sulla frustrazione di chi non ce la fa; e la passione di chi si avvicina alla “zona rossa”, quella messa sotto accusa, in questo Paese, da chi cavalca l'onda del populismo, figlio naturale della sconfitta sociale e dell'annientamento dell'individuo,ormai azzerato nel percorso democratico, lasciato a se stesso con i suoi mille problemi quotidiani ad alimentare un odio tra eguali, una guerra tra poveri.
La fiducia, invece, è quella che va ricostruita. Un'operazione di attenzione reciproca in cui chi parla deve ricordare da dove nasce e da dove proviene facendone partecipe chi ascolta. Ricordare vuol dire tornare a condividere una strada comune che faccia rinascere quella simpatia reciproca che equivale a nuova forza; forza che, per chi ascolta, diventa capacità e voglia di tornare a parlare, a raccontare, a partecipare.
Una conferenza che ha riempito la Sala dei Cento Passi di facce nuove e “vecchie”, di dubbi e di questioni da affrontare, di differenze da non lasciare sotto il tappeto, ma nemmeno da rendere vitali per la riuscita o meno di questo percorso ad ostacoli. Argiris Panagopoulos, giornalista e portavoce di Tsipras in Italia, ce lo ha detto più volte, raccontandoci l'esperienza di Syriza in Grecia: è da queste differenze che noi traiamo forza, è dalla capacità di metterle da parte perché quello che ci separa non fa parte di questo cambiamento, non è di sinistra, quello che ci separa è il vantaggio che fino ad oggi abbiamo lasciato agli altri, ai nostri antagonisti, a chi ci ha ridotto ad essere un popolo governato dall'austerità, dal dominio del denaro, un popolo schiacciato da un debito che ti perseguita dalla nascita.
E' forte il desiderio di farcela. Le espressioni dei due candidati e i gesti di Argiris trasmettono quanto le loro parole ed anche il nostro impegno, fatto del nostro tempo, è somma di tante delusioni individuali che però non hanno lasciato ferite mortali.
Lucia ci racconta di come il suo lavoro la porti spesso a contatto con una dimensione dell'Europa che noi tutti sottovalutiamo ed ignoriamo fino a quando non diventa disgrazia annunciata da tutti i TG Nazionali. E' l'Europa dell'immigrazione. L'Europa che si culla nel sostantivo positivo di “occidentale”, ma che non sa, nella sua apparente maturità sociale, fare dell'accoglienza e della tutela della vita umana, una forza. Quell'Europa siamo noi. L'Italia ed i suoi chilometri di coste che a volte, spesso, hanno chiuso gli occhi davanti alle grida sofferenti di uomini, donne e bambini, dando fiato a quella lotta tra povertà diverse che dall'alto alimentano per raccontarci che la solidarietà non è sempre un principio di vita da seguire.
Fabio invece ha la capacità oratoria di chi si muove bene nelle tematiche tecniche. Ci parla delle scelte economiche e politiche che se non vanno bene a casa nostra è perché da Bruxelles giudicano e danno il voto senza guardare da dentro. Per questo dobbiamo impegnarci a divulgare l'importanza di questa Lista e soprattutto l'importanza delle elezioni Europee, perché per cambiare l'Italia va cambiata l'Europa e cambiare l'Italia vuol dire anche dare consapevolezza all'elettorato e non trattarlo come un gregge facendo promesse che poi non si riescono a mantenere, o dicendo di abbassare le tasse togliendo poi servizi essenziali. La nostra situazione nazionale è complessa. Abbiamo un governo che dice di volerci dare 80 euro in più al mese, ma non ha ancora i fondi necessari per fare questa operazione; che parla di riformare il lavoro e propone una riforma che aumenta la precarietà; circa la metà del nostro reddito va in tasse e non abbiamo servizi corrispondenti al nostro impegno economico; abbiamo fatto sacrifici fino ad oggi ed il debito nazionale è cresciuto. Questa Lista Civica raccoglie nei suoi 10 punti di programma, risposte fondamentali a tutte queste questioni. Prima fra tutte la ridiscussione del debito e l'apertura di una conferenza che porti ad una soluzione perché, ci dice Fabio, nessuna economia in recessione ne è mai uscita viva facendo tagli alla spesa pubblica, né vivendo di politiche d'Austerity o, peggio ancora, lottando per il pareggio di bilancio che dal prossimo gennaio 2015 dovremmo onorare grazie alle scelte dei precedenti governi.
La strada è lunga e ora siamo solo all'inizio: la raccolta delle firme è il primo passo per poterci presentare alla Elezioni.
150.00 firme in tutta Italia, 1.000 nella nostra provincia per poter dare il LA al percorso democratico.
Chiediamo a tutti di darci un sostegno, firmare non vuol dire votare, ma solo permettere a un altro cittadino come voi di poter esprimere un'opinione diversa, allargare l'orizzonte rappresentativo, dare spazio a nuovi punti di vista.
Vi aspettiamo:
mercoledì dalle 10 alle 13 al Mercato cittadino (Foro Boario);
giovedì dalle 17 alle 20 e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 a Largo Villa Glori.