Inceneritore fanghi di Terni, il M5S esulta per lo stop dell'iter, ma arriva una nota dell'Auri che 'gela' l'entusiasmo dei pentastellati
L’entusiasmo del consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) riguardo il blocco dell’iter per la realizzazione dell’inceneritore “fanghi di fogna” a Terni è stato fermato da una nota di chiarimento dell’Auri che annuncia il momentaneo stop dell’iter autorizzativo, ma non la sospensione definitiva.
Esultanza M5S per stop inceneritore fanghi
Nella giornata di ieri, 30 marzo, il consigliere pentastellato aveva esultato per “lo stop alla realizzazione dell’impianto di incenerimento dei fanghi reflui presso il depuratore in via Vanzetti: è una notizia importante – ha dichiarato De Luca – perché scongiura lo spettro che l’area più vulnerabile della regione sotto il profilo ambientale possa diventare il luogo di insediamento di questo impianto”.
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Questioni ambientali
“Per l’ennesima volta sulle questioni ambientali emerge la verità su chi ha a cuore la salute della città e dei ternani – aveva specificato il capogruppo del M5S – Nonostante il sindaco Leonardo Latini e la vicesindaca con delega all’ambiente Benedetta Salvati abbiano fatto di tutto per promuovere Terni come capitale dei fanghi reflui dell’Umbria. Senza il clamore suscitato dai consiglieri comunali del M5S l’impianto sarebbe stato approvato nel più totale silenzio, così come sta avvenendo con il Piano della qualità dell’aria che approderà in consiglio regionale la prossima settimana”.
Doccia gelata Auri
Nella giornata di oggi l’Auri, tramite una nota stampa, ha reso noto che: “In relazione al progetto relativo alla realizzazione di un impianto essiccamento fanghi presso il depuratore di Terni 1, si precisa che Auri, su richiesta della SII Scpa, ha disposto l’interruzione dell’iter di approvazione per consentire l’esperimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a via di competenza della Regione Umbria, in esito al quale il progetto integrato potrà essere ripresentato per la definitiva approvazione”.