Nel consiglio comunale di ieri c’è stato un duro scontro tra il M5S e gli altri componenti dell’assemblea sulla questione delle nomine degli scrutatori alle prossime regionali. I pentastellati avevano infatti proposto il criterio del sorteggio, già adottato in altri comuni, agevolando i disoccupati, criterio che non è piaciuto al Pd e al Pdl.
Secondo il M5S lasciare in mano alla politica le nomine significa alimentare il sistema dei criteri “famigliari” e, soprattutto perdere una preziosa occasione per aumentare la trasparenza nelle dinamiche dell’amministrazione.
Ecco la nota:
“Il M5S ha proposto in Consiglio comunale un atto a favore della trasparenza e della democrazia per tutelare il voto dei cittadini nei seggi alle prossime elezioni regionali. La proposta è quella già approvata in una miriade di comuni e regioni: il procedere al sorteggio degli scrutatori, dando priorità agli inoccupati/disoccupati piuttosto che continuare nel metodo attuale i cui criteri non sono conosciuti poiché tutto è in mano a pochi consiglieri e quindi è la “nomina politica” a farla da padrone. A parere del dirigente e del segretario generale la proposta del M5S era fattibile sia da un punto di vista tecnico che temporale. A nostro avviso tale pratica di trasparenza avrebbe fatto venir meno quelle logiche clientelari che sottostanno spesso alla nomina degli scrutatori e che a tutt’oggi non sono pubblicamente note: di fatto i cittadini non sanno in base a quali criteri vengano scelti gli scrutatori, i quali sono quindi forse nominati in base alle “conoscenze” con i consiglieri, chissà, alla fedeltà dimostrata ad un partito? Peccato che con questi criteri “famigliari” si prendano il rimborso in denaro non persone scelte in modo pubblico e trasparente – come il buon senso consiglierebbe e la normativa permette – ma persone che hanno la fortuna di conoscere un consigliere comunale che li nomini su basi del tutto soggettive.
Ovviamente PD e Forza Italia votano all’unisono per sventare tale possibilità di chiarezza e democrazia che la proposta del M5S avrebbe permesso, bocciando di fatto la possibilità di attuarla fin da queste elezioni regionali. Ancora una volta, anche sotto le regionali, Forza Italia fa da terza gamba al PD dimostrandosi in piena sintonia con il partito di maggioranza e votando ancora una volta, suelle questioni che contano, nella stessa loro direzione. La democrazia ringrazia e la trasparenza è rimandata…”al prossimo giro”?!”