Terni, irrisolto il giallo Thyssen-Outokumpu-Inoxum. Domani giorno decisivo al Ministero. Passera: "Governo ha a cuore Terni" - Tuttoggi.info

Terni, irrisolto il giallo Thyssen-Outokumpu-Inoxum. Domani giorno decisivo al Ministero. Passera: “Governo ha a cuore Terni”

Redazione

Terni, irrisolto il giallo Thyssen-Outokumpu-Inoxum. Domani giorno decisivo al Ministero. Passera: “Governo ha a cuore Terni”

Mer, 03/10/2012 - 18:23

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Luca Biribanti
Continua a destare grande apprensione la complicata situazione a cui si è giunti nelle acciaierie di Terni. Dopo anni di politiche discutibili che hanno riguardato l'orientamento del sito produttivo ternano, si è giunti a un punto di svolta dal quale è necessario uscire salvaguardando la forza lavoro che è impiegata nello stabilimento di Viale Brin, che rischia di essere ceduto da Outokumpu per avere il via libera della Commissione Europea Antitrust sull'operazione Inoxum. Tutto il mondo della politica, da quello locale, a quello nazionale si è mosso per cercare di di coinvolgere le parti in causa in un tavolo condiviso per salvaguardare il sito produttivo. Senza distinzioni di appartenenza politica, dal Pd al Pdl, si è compresa la gravità della situazione e della vicenda, tanto che la questione sarà sottoposta all'attenzione della Commissione Europea con un'interrogazione scritta sul futuro della produzione siderurgica a Terni e in Europa, sottoscritta dall'onorevole Paolo Bartolozzi, consigliere del Parlamento Europeo per il Pdl, e altri membri dello stesso Parlamento. “La vicenda dell'eventuale cessione ad un altro gruppo industriale dello stabilimento di Terni, ha detto l'onorevole Bartolozzi – va seguita con molta attenzione. L'attuale situazione di incertezza del polo produttivo ci obbliga, ancora di più qui da Bruxelles, ad agire in fretta per chiedere un quadro complessivo di azione più sicuro, che tuteli questo settore dell'industria europea e che, nel caso speciale dello stabilimento di Terni, assicuri in questa fase di transizione un piano industriale competitivo e che salvaguardi l'occupazione”.
Nel frattempo anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha risposto da pochi minuti alle interrogazioni dei parlamentari sulla questione Outokumpu: “Il Governo vigilerà con attenzione sulla trattativa Thyssen-Inoxum-Outokumpu, visto le importanti ricadute che l'operazione potrebbe avere sulla produzione siderurgica di Terni – Queste le parole del Ministro durante il question time di oggi – Garantire l'integrità del sito di Terni è tra le priorità del Governo, così come la salvaguardia dei livelli occupazionali dello stabilimento. Domani ci sarà un incontro al Ministero per affrontare il tema della fusione”.
L'onorevole Trappolino (Pd) si dice ancora molto preoccupato nonostante il governo abbia preso precisi impegni: “Oggi ministro Passera a Montecitorio ha annunciato un tavolo istituzionale, ci aspettiamo passo decisivo del governo sulle istituzioni Ue – ha detto Trappolino – Il tavolo annunciato dal governo è un’iniziativa positiva ma è utile se quella sede sarà in grado di proporre strategie industriali per consolidare il polo siderurgico di Terni all’interno del processo di fusione con gli altri gruppi europei. Da parte nostra – seguita l'onorevole – restano per il momento forti preoccupazioni sul futuro di un sito industriale che è eccellenza mondiale”. Così Carlo Emanuele Trappolino, deputato del Partitodemocratico dopo il question time a Montecitorio dove è intervenuto il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera per rispondere all’ interrogazione del Gruppo del Pd presentato dopo l'annunciata rinuncia all’acquisto del polo siderurgico di Terni da parte della società finlandese Outokumpu a causa della minaccia di veto all’acquisizione da parte della commissione Antitrust europea. “La rapida apertura di un tavolo – aggiunge Trappolino – non cancella la questione fondamentale su cui il governo non ha dato risposte certe e cioè quali condizioni l’Antitrust europeo, l’organismo che si occupa della concorrenza, ha posto rispetto al piano di fusione presentato da Outokumpu con Inoxum. Noi insistiamo su un punto: l’Italia non può uscire dalle produzioni di acciai speciali, e in generale dalle produzioni di prodotti piani e lunghi (usati nei settori automobilistico e degli elettrodomestici). Tuttavia, senza un intervento autorevole del governo in sede europea, il nostro Paese rischia di restare indietro, magari consegnando il polo ternano a gruppi nazionali di piccole dimensioni, non in grado di consolidare il sito industriale nella sua dimensione mondiale, oppure di schiacciarla nel gioco ambiguo condotto fino ad ora dagli attori europei che sono intervenuti, interessati a ridurre Terni solo ad una quota di mercato”.

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