Luca Biribanti
Intense attività investigative del Corpo Forestale dello Stato per individuare i responsabili del fenomeno legato all'abbandono di rifiuti pericolosi. Tra Terni e Narni infatti, negli ultimi tempi, alcune aree sono diventate delle vere e proprie discariche a cielo aperto, con grave pericolo di salute per i cittadini e di degrado ambientale.
Grazie ad alcuni servizi di pedinamento e a sofisticate apparecchiature tecnologiche, che consentono di fotografare soggetti a grande distanza, il Corpo Forestale è riuscito a individuare 7 persone, responsabili della condotta illecita. I colpevoli rischiano una sanzione amministrativa da 3mila euro a testa, oltre all'obbligo di rimuovere i rifiuti abbandonati, tra i quali c'erano vecchi televisori, lavastoviglie, stufe, materassi, mobili in legno e altri oggetti non associabili a normali contenitori dei rifiuti.
In particolare è stato individuato un 40enne ternano che svolgeva l'attività di svuota cantine; ai clienti prometteva di smaltire il materiale rimosso nel modo corretto, ma poi scaricava tutto il materiale in un'area non attrezzata per lo smaltimento. L'uomo, a quanto scoperto dal Corpo Forestale, aveva anche 2 complici con i quali aveva avviato un vero e proprio traffico di rifiuti pericolosi; si tratta di un uomo e del proprietario del furgone con cui avveniva lo smistamento dei materiali.
I 3 ora rischiano una pena che prevede da 3 mesi a un anno di reclusione e una sanzione compresa tra i 2600 euro e i 26mila euro.
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