Luca Biribanti
Ci risiamo. Come ogni anno, all'avvicinarsi dell'inizio della Festa Democratica, si rialzano venti di guerra da una parte dell'opposizione, che definisce una 'requisizione' ai cittadini l'utilizzo dei giardini pubblici de “La Passeggiata”. In particolare è Claudio Pace, responsabile per l'Umbria del Movimento Responsabili di Scilipoti a sollevare la questione, facendo riferimento a questioni di sicurezza. “A Terni come ogni anno, i giardini pubblici vengono requisiti per circa un mese – scrive Pace – a bambini, anziani e sportivi per farci la festa democratica. Nelle foto le condizioni in cui versano durante le operazioni di montaggio delle baracche e dei palchi. La preoccupazione che i bambini non vadano a interferire, naturalmente è dei genitori che devono tenere sotto strettissima sorveglianza i loro figli affinchè non si avvicinino ai cantieri. In alternativa possono stare benissimo a casa davanti ad un computer o davanti alla televisione”.
Se poi la questione si sposta dall'opposizione ai neo politici ed 'elegendi' (in quanto ci saranno buone probabilità di vedere alcuni nomi su una scheda elettorale alle prossime amministrative), tutto cambia. Si parla dell'ormai 'solito', Francesco Bartoli, che negli ultimi mesi troviamo al centro di ogni campagna anti-maggioranza, dietro al suo ruolo di rappresentante di Confimpresa Umbria. Addirittura, non si sa ancora con quale autorevolezza, Bartoli sostiene che “questa sarà l'ultima festa del Pd alla Passeggiata”, grazie a un progetto che Confimpresa starebbe sviluppando con la collaborazione di ristoratori e locali del centro, per realizzare un evento che durerebbe tutta l'estate. Non ci sarebbe più spazio così per il povero PD, sempre a giudizio di Bartoli, che violerebbe anche alcuni aspetti amministrativi nell'avere in concessione lo spazio pubblico: “la concessione del suolo pubblico è stata data a titolo gratuito oppure sono state applicate le tariffe che ogni esercente è invece obbligato a pagare? Si configurerebbe a nostro avviso, a favore del Partito Democratico, un illecito arricchimento con un imbarazzante avallo e conflitto di interessi dell’amministrazione comunale guidata dallo stesso partito che ha approvato il relativo atto amministrativo. Il fatto che il Partito Democratico poi dia in appalto alla società Eventi srl – dice ancora Bartoli – l’organizzazione materiale della Festa (non conosciamo i termini del contratto e quindi non ci pronunciamo) e che sia la stessa a subaffittare a peso d’oro ogni singolo stand (si parla di diverse migliaia di euro per ogni modulo affittato), non può di certo diminuire le responsabilità politiche ed eventualmente penali di tale eventuale illecito arricchimento, costituito da una speculazione sulla rivendita di occupazione di aree pubbliche prese a costo zero e/o a costi inferiori e rivendute a valori decisamente superiori”.
Questa l'ultima stoccata del membro di Confimpresa, a cui risponde il segretario provinciale del PD, Andrea Delli Guanti, contattato telefonicamente da TO®: “In occasione della Festa Democratica c'è sempre un motivo per fare polemica, cambiano i soggetti, ma i contenuti sono gli stessi. Questa volta è il furbo Bartoli – dice Delli Guanti – che non si capisce bene se parli come privato cittadino o come esponente di Confimpresa. Le dichiarazioni che fa sarebbero da querela, ma è scaltro nell'aggiungere frasi del tipo “questioni ampiamente dibattute sui social network”, rimanendo così al limite del detto e non detto. Io sono abituato a parlare di fatti, quindi se il signor Bartoli ha prove che il PD commette illeciti nell'organizzare la Festa Democratica faccia regolare esposto alla Procura. Addirittura si spinge a dire che sarà l'ultimo anno per la festa del PD; Bartoli abbia rispetto dell'associazione che rappresenta e mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensa il presidente di Confimpresa Terni di questa battaglia personale”.
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