Gli inceneritori, le industrie, i riscaldamenti e il traffico. Sono loro nell’immaginario collettivo i responsabili dell’inquinamento a Terni, dove da 17 giorni consecutivi (i dati di oggi non sono ancora disponibili) i valori delle centraline dell’Arpa registrano una concentrazione di polveri sottili superiori al limite massimo di 50 µg/m3, ieri i rilevatori della zona Le Grazie indicavano 102µg/m3.
Questi quattro elementi di sicuro non contribuiscono a rendere particolarmente genuina la qualità dell’aria ma non sembrano essere gli unici colpevoli di questo preoccupante fenomeno. Come spiega il direttore dell’Arpa Umbria Fabio Mariottini a causare questa situazione sono le condizioni atmosferiche o meglio l’alta pressione che non accenna ad abbandonare l’Italia e la nostra Regione. Le belle giornate, con il sole splendente e le temperature ancora miti sembrano essere i veri nemici della salute dei ternani. Quando la colonna d’aria sopra la nostra testa esercita un peso maggiore, come capita appunto nelle giornate di alta pressione, l’umidità e le particelle contenute nell’atmosfera vengono premute verso il basso e costrette a rimanere concentrate in prossimità del suolo, dove quindi inevitabilmente la qualità dell’aria, giorno dopo giorno, peggiora.
“Un lieve miglioramento della situazione – spiega il direttore dell’Arpa Mariottini – è atteso nei prossimi giorni ma purtroppo l’alta pressione non accenna a muoversi“.
Senza improvvisarsi sciamani e iniziare riti propiziatori che richiamino le nuvole nella conca è possibile comunque adottare alcune soluzioni che contribuiscono ad attenuare il problema Pm10.
“Ognuno di noi può fare qualcosa – prosegue Fabio Mariottini -, basta mettere un maglione in più in casa e abbassare di un grado i termostati. Prendere un mezzo pubblico o rinunciare all’uso dell’auto se non è indispensabile. Anche le amministrazioni possono dare il loro contributo incentivando l’uso dei mezzi pubblici con sconti (in alcune città sono addirittura gratuiti) e con un maggior numero di corse che garantiscano un servizio capillare. Un altro piccolo aiuto potrebbe provenire dagli incentivi per chi mette dei filtri nei propri camini. Tutti possiamo dare un piccolo contributo anche se in questo momento il vero fattore determinate e il clima“.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Terni Giacchetti ha annunciato restrizioni che entreranno in vigore a metà gennaio. I provvedimenti prevedono il blocco del traffico con l’istituzione di una Zona Zero, l’obbligo per i cittadini di regolare i riscaldamenti a 18 gradi (due in meno di quello che indica la legge italiana) e il divieto di smaltire privatamente tramite combustione i residui vegetali.