Lu. Bi.
Era ricercato dal 2005 dalla Polizia di tutta Italia per rapina e sequestro di persona in concorso, su mandato della Procura di Arezzo. Il 56enne, di nazionalità italiana, doveva scontare una pena residua di 6 anni, ma si era reso irreperibile alle forze dell'ordine.
“Se avessi avuto una pistola vi avrei sparato” – così il malvivente ha accolto gli agenti della 3° sezione Antirapina della Squadra Mobile, al momento dell'irruzione nell'appartamento bunker di via Giandimartalo Vitalone. Il blitz degli agenti è avvenuto ieri pomeriggio dopo un'accurata e lunga indagine, effettuata con sofisticate apparecchiature tecnologiche.
L'appartamento dopo si trovava l'uomo era stato preso in affitto dalla figlia che ha la residenza nel comune di Vicenza ed era diventato un vero e proprio rifugio, con tutti i comfort. Anche la spesa veniva recapitata all'uomo senza che questi avesse bisogno di uscire da un persona di fiducia. Nessuno dei condomini del palazzo aveva mai sospettato che all'interno dello stabile si potesse nascondere un latitante, tanto era silenziosa e ritirata la sua vita che conduceva soprattutto dedicandosi alla lettura. Gli agenti nell'appartamento hanno trovato montagne di libri, per la maggior parte della letteratura.
Era stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Arezzo per aver rapinato tre oreficerie in quella provincia nel 2003 e nel 2004, commesse con particolare sangue freddo, ma ieri, quando ha capito che era finita, ha accusato un malore ed è stato accompagnato in ospedale, dove si trova ancora, piantonato, per accertamenti.
Questa mattina, gli agenti della Sezione Antirapina sono tornati in ospedale per notificargli un altro provvedimento; si tratta di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP di Perugia, dato che il 56enne è gravemente indiziato per la consumazione di un’altra rapina avvenuta nel 2004 a Passignano sul Trasimeno sempre ai danni di un’oreficeria. Questa volta l’uomo non è rimasto affatto sorpreso e infatti ha detto agli agenti: “Me l’aspettavo!”.