Daspo 'fuori contesto', per due soggetti lo stadio rimarrà chiuso per 3 e 5 anni. Un terzo uomo, già sottoposto a Daspo, è stato arrestato
Il Questore della Provincia di Terni, Bruno Failla, ha disposto 3 DASPO “fuori contesto”, a carico di altrettanti ternani, a seguito del loro arresto, il 10 maggio, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; nell’occasione, la Squadra Mobile, in due diverse operazioni, aveva sequestrato oltre 7 etti di cocaina e oltre 1 chilo e mezzo di hashish.
Daspo fuori contesto
Il DASPO “fuori contesto” rappresenta uno strumento in più, che amplia le prerogative dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, consentendo l’adozione di questa misura di prevenzione atipica introdotta dal c.d. Decreto Sicurezza bis. Con l’applicazione del DASPO “fuori contesto” viene impedito l’accesso a quei soggetti che si siano resi responsabili di taluni gravi reati – anche se non sono stati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive – allo scopo di impedire che gli stessi possano riprodurre condotte illecite e/o violente anche all’interno degli stadi, con possibili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica.
Un arresto e due obblighi di firma
Nell’ottica di quanto sopra, il Questore Failla ha ritenuto necessaria l’adozione della misura nei confronti dei tre (che a seguito dell’arresto, sono stati sottoposti, uno, il 54enne, al regime di detenzione in carcere e due, di 29 e 34 anni, all’obbligo di dimora e all’obbligo di firma), perché ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Terni ha provveduto alla notifica dei vari provvedimenti per tutti e tre, uno dei quali è risultato essere recidivo, in quanto già sottoposto in precedenza ad analogo provvedimento. Per il 54enne e il 29enne si chiudono i cancelli dello stadio per 3 anni, mentre per il recidivo 34enne, resteranno chiusi per 5.