Luca Biribanti
E Brignoli porta la croce per l'errore che ha consentito al Brescia di portare a casa i 3 punti: un'analisi che non trova conforto nella prestazione che la Ternana ha sfoggiato, si fa per dire, al “Liberati”. Ha vinto la panchina d'oro, è uno dei migliori allenatori in circolazione, ma ogni tanto qualche errore lo commette anche lui. Domenico Toscano non è esente da responsabilità per come ha disposto l'undici titolare che ha affrontato le rondinelle. Bernardi, Litteri e Fazio sono sembrati decisamente spaesati di fronte ad avversari di livello superiore, Falletti non può fare la mezzala, ruolo in cui viene troppo sacrificato il suo talento, tutto a discapito del centrocampo, reparto nevralgico dei rossoverdi. Troppo lento e prevedibile in fase di impostazione e troppo distratto nella fase di ripiegamento difensivo. La retroguardia è stata sotto pressione costantemente, e per fortuna che Masi ha retto la baracca per un tempo, ma alla fine è stato risucchiato anche lui nelle voragini che si sono aperte nella difesa di Toscano. Così capita che il portiere si trovi a tu per tu con gli attaccanti avversari per 5 o 6 volte e che faccia miracoli, ma su una semplice presa alta, per uno scontro con un compagno, perda la palla dalle mani, concedendo agli avversari il gol vittoria. L'errore tecnico di Bignoli non può essere assolutamente un capro espiatorio per nessuno, allenatore compreso. La Ternana ha giocato impaurita, a un certo punto è stata letteralmente presa a pallonate dal Brescia, squadra di assoluto livello, ma senza 'fenomeni' o solisti di calibro superiore. Un atteggiamento e un approccio assolutamente sbagliati: una squadra con l'organico dei rossoverdi non può pensare di giocare a casa difendendo e rinunciando all'attacco. Lo strepitoso mercato che il ds Cozzella ha messo a disposizione a Toscano, è mancato di un tipo di giocatore: il mediano incontrista. Quello che Coletti è stato per il Brescia ieri sera: un giocatore che sradica palloni, recupera, veloce, che corre per due e ribalta l'azione da difensiva a offensiva. Troppi tocchi, passaggi inutili, spesso imprecisi, mai una verticalizzazione, insomma i problemi sono di squadra e non dei singoli. Attualmente, senza dare giudizi assoluti, la Ternana non è una squadra. Tanti buoni giocatori che fanno il proprio compitino senza creare quell'alchimia fondamentale che rende 11 calciatori 'squadra'. Come detto è presto per giudizi di valore assoluto, siamo appena alla terza giornata, con 2 sconfitte consecutive. Schiaffi che forse serviranno a riportate qualcuno sulla terra, e a capire che in serie B si esce dal campo con la maglia sudata. C'è tempo per Toscano, che qualcuno ha già dato per finito o vorrebbe cacciare, per lavorare sia sulla tattica che sulla psicologia. Proprio su quest'ultimo aspetto il tecnico rossoverde è in grado di portare grande efficacia e capacità; se il bel gioco non si vede, che almeno si dia battaglia. Questo un po' il pensiero diffuso dei tifosi alla fine della partita; ma nessuno tocchi Brignoli o Toscano, almeno non dopo 3 giornate.
TERNANA: Brignoli 5, Fazio 5,5, Masi 6, Lauro 5,5 (33' s.t. Nolè), Viola 6, Rispoli 5,5, Falletti 6 (19' s.t. Avenatti 5,5), Maiello 6, Bernardi 5, Antenucci 6, Litteri 5 (13' s.t. Ceravolo 5). A disposizione: Sala, Miglietta, Carcuro, Meccariello, Ferronetti, Paparusso All. Domenico Toscano
BRESCIA: Cragno 7, Lasik 7, Di Cesare 7,5, Freddi 6,5 (30' s.t. Camigliano), Kukoc 6,5, Budel 6, Finazzi 6 (38' st. Benali), Coletti 7, Scaglia 6 (1' s.t. Grossi) 6, Caracciolo 6,5, Mitrovic 6,5. A disposizione Arcari, Saba, Diogo, Mandorlini, Ignacio, Dioup: All. Marco Giampaolo
Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino
Ammoniti: 23' p.t. Scaglia (B), 36' p.t. Mitrovic (B), 9' s.t. Freddi (B), 41' s.t. Bernardi
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