Un giovane spoletino aggredito violentemente a fine aprile, la polizia individua i presunti aggressori dopo complesse indagini
Sono accusati di tentato omicidio nei confronti di un giovane spoletino di 21 anni tre suoi coetanei arrestati dalla polizia di Spoleto dopo una indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Tutti e tre i soggetti sono nelle ultime ore finiti in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip e sono in corsi gli interrogatori di garanzia.
I fatti sono avvenuti in città tra il 27 ed il 28 aprile scorso, iniziati al bowling per poi proseguire nella parte bassa del centro storico, quindi ai giardini della scuola media Pianciani ed in un altro luogo non ancora chiarito. Secondo quanto ricostruito, un giovane spoletino sarebbe stato violentemente aggredito da tre coetanei, poi accusati di tentato omicidio a seguito delle complesse indagini svolte da parte del Commissariato di polizia di Spoleto e dal personale della Squadra mobile di Perugia.
I dettagli della vicenda sono stati illustrati durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Procuratore della Repubblica di Spoleto, dr. Claudio Cicchella, Il Questore della Provincia di Perugia Fausto Lamparelli, unitamente al Dirigente della Squadra Mobile, dr.ssa Maria Assunta Ghizzoni e al dirigente del Commissariato di P.S di Spoleto, dott.ssa Antonella Fuga Paglialunga.
Di seguito il comunicato stampa della Questura.
A conclusione di una complessa attività di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Spoleto, nei confronti di 3 cittadini italiani, tutti classe 2003 – ritenuti responsabili a vario titolo, di tentato omicidio in concorso nei confronti di un giovane spoletino.I fatti reato, oggetto del provvedimento cautelare, sono stati consumati a Spoleto, lo scorso 28 Aprile, e sono stati la conseguenza di una lite nata per futili motivi tra due gruppi di giovani presenti all’interno del bowling.In seguito alla lite, alla quale hanno preso parte diversi giovani appartenenti alle opposte fazioni, uno di essi subiva alcune lesioni conseguenza di un colpo con una bottiglia di vetro. Successivamente ai fatti, quando entrambi i gruppi si erano allontanati dall’esercizio commerciale, la vittima è stata contattata telefonicamente da uno degli aggressori che, evidentemente simulando un incontro chiarificatore, gli ha dato appuntamento presso i giardini situati in via Arpago Ricci, nei pressi di un istituto scolastico.Il giovane, giunto sul posto, è stato avvicinato dagli odierni tre indagati, giunti a bordo di un’autovettura. Mentre uno dei tre svolgeva il ruolo di “palo”, al fine di controllare che nessuno si avvicinasse o avvisasse le Forze dell’Ordine, gli altri due hanno aggredito il giovane. Uno degli aggressori, armato con una spranga in metallo, ha colpito più volte la vittima alla testa, infierendo anche con calci al corpo. Poi, non paghi, uno dei tre giovani aggressori ha minacciato la vittima con una pistola e l’ha costretta a salire sull’autovettura con cui hanno raggiunto un altro luogo, allo stato sconosciuto.Nel corso del tragitto in macchina la vittima, già ferita al capo e sanguinante, è stata ripresa con il telefonino in uso ad uno dei tre indagati.Giunti in altro luogo i tre soggetti hanno continuato il pestaggio: la vittima è stata nuovamente aggredita e colpita anche con il calcio della pistola al petto.Successivamente, all’esito del violento pestaggio, la vittima è stata fatta risalire a bordo dell’auto e trasportata nei pressi del locale nosocomio dove è stata lasciata. Gli aggressori, senza fermarsi, né sincerarsi che la stessa fosse stata presa in carico dai sanitari si sono allontanati.Si è trattato di una vera e propria spedizione punitiva, come vendetta per quanto accaduto al bowling precedentemente. La vittima, infatti, è stata tratta in inganno dagli indagati, pensando di partecipare ad un incontro chiarificatore, poi trasformatosi in una violenta aggressione fisica.A seguito del violento pestaggio la vittima ha riportato diverse e gravi lesioni. Come evidenziato nella consulenza medico- legale disposta dal questa Procura l’aggressione violenta avrebbe potuto determinare anche la morte della persona offesa.Gli articolati approfondimenti investigativi delegati dall’A.G. e svolti dal personale della Squadra Mobile di Perugia e dal personale del Commissariato di P.S. di Spoleto, attraverso la visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, l’analisi dei tabulati telefonici e le intercettazioni telefoniche, hanno consentito di ricostruire nel dettaglio i fatti accaduti e di identificare gli autori delle violenze. All’esito dell’analisi dei dati investigativi raccolti, questa Procura della Repubblica, ricostruita l’intera vicenda nel dettaglio ed i ruoli degli indagati, ha richiesto per tutti l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.Il G.I.P. del Tribunale di Spoleto, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati e le esigenze cautelari, valutata la pericolosità dei soggetti e ritenuto alto il rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione di reati della stessa indole, ha disposto per tutti la misura della custodia cautelare in carcere.Il personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Spoleto, in esecuzione del provvedimento del G.i.p. hanno rintracciato i tre giovani che sono stati arrestati e contestualmente sottoposti a perquisizioni personali e domiciliari, all’esito delle quali sono stati rinvenuti e sequestrati un proiettile da revolver cal. 38 special ed una pistola scacciacani che saranno oggetto di successivi accertamenti.Al termine delle predette operazioni il personale di polizia giudiziaria ha tradotto gli indagati presso la casa di reclusione di Spoleto.Gli indagati devono presumersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.
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