Siglato il protocollo tra il ministro Giovannini, i presidenti di Toscana e Umbria, e l’ad di Rfi Fiorani
Sarà un tavolo tecnico a stabilire la collocazione migliore per la nuova stazione Media Etruria, per collegare Umbria e Toscana all’Alta Velocità – Alta capacità sulla direttissima Firenze-Roma. E’ quanto previsto nel protocollo firmato tra il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, i presidenti della Regione Toscana, Eugenio Giani, e della Regione Umbria, Donatella Tesei, e l’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs), Vera Fiorani, hanno firmato un Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di individuare la migliore soluzione per collegare le aree delle due Regioni ai servizi AV/AC realizzando la nuova stazione ‘Medio Etruria’.
In particolare, dovranno essere prodotte analisi tecniche approfondite per mettere a confronto le varie soluzioni per la localizzazione della stazione, anche alla luce della domanda di mobilità delle diverse aree territoriali e le ricadute sociali ed economiche delle diverse ipotesi. Il Tavolo tecnico terminerà i lavori entro sei mesi dalla firma del Protocollo, a meno di un’intesa tra le parti per prorogare la sua attività.
Per il ministro Giovannini “l’iniziativa punta ad aumentare l’accessibilità al servizio ferroviario AV/AC di chi vive e lavora in aree importanti del Centro Italia, territori ricchi di cultura e di potenzialità di sviluppo economico, non solo nel settore turistico. Grazie all’istituzione del Tavolo, frutto della forte collaborazione costruita con ambedue le Regioni, vogliamo individuare, con un metodo rigoroso e condiviso, la soluzione più adatta sul piano dell’interesse generale”.
La presidente della Regione Umbria Tesei ha sottolineato come il Protocollo rappresenti “un nuovo importante tassello nel quadro dei trasporti regionali, che permetterà l’individuazione di un sito funzionale e adeguato per la nuova stazione ‘Medio Etruria’ intercettando la linea ad alta velocità sulla direttrice Roma-Firenze, al fine di poter collegare rapidamente l’Umbria sia verso Sud che verso Nord.
Un ulteriore passo in avanti verso l’inversione di tendenza che sta portato al superamento dell’isolamento infrastrutturale vissuto dalla nostra regione”.
Il presidente della Regione Toscana Giani ha precisato che “l’ampliamento delle connessioni della Toscana al sistema dell’Alta Velocità è di importanza strategica. Attendiamo con fiducia la ripartenza dei lavori del nodo AV di Firenze e, nel contempo, siamo convinti della necessità di dare un rinnovato impulso attraverso il protocollo firmato oggi alle verifiche di fattibilità della nuova Stazione Medio Etruria da effettuare in raccordo con il Ministero delle Infrastrutture, con RFI e con la Regione Umbria. La nuova stazione migliorerà l’accessibilità del territorio regionale e i collegamenti con il sistema nazionale dell’Alta Velocità”.
Giani ha chiarito che il lavoro che si prospetta è di natura tecnica, per valutare pro e contro delle possibili soluzioni ove si può prevedere la stazione fra l’Alta valle dell’Arno e la Valdichiana, gli approfondimenti tecnici metteranno in condizione la politica di individuare la collocazione della stazione e le interconnessioni con la viabilità stradale e ferroviaria.
L’amministratrice delegata di Rfi Fiorani ha dichiarato che “la firma del Protocollo contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle infrastrutture e della mobilità dei territori interessati. Una nuova stazione, come la Medio Etruria, consentirà una migliore accessibilità e intermodalità nei collegamenti dell’Italia centrale”.
Soddisfatti i presidenti della Camera di Commercio Arezzo-Siena, Massimo Guasconi, e dell’Ente Camerale dell’Umbria, Giorgio Mencaroni. Evidenziando come nel protocollo d’intesa siglato “si tracci una road map in cui vengono indicati anche i tempi: sei mesi per decidere la localizzazione della stazione, un periodo che sarà cadenzato da riunioni mensili. Nel protocollo si prevede che, se il tempo che le due Regioni, Rfi e Ministero si sono dati non dovesse bastare, è prevista una proroga di altri sei mesi sulla base delle risultanze dei lavori, ma ci auguriamo che la scadenza originaria venga rispettata e come Camere di Commercio siamo pronti, come al solito, a dare tutto il nostro contributo”.