Tassa soggiorno, l’incontro albergatori sa di “polpetta avvelenata” | Assessore alle corde? - Tuttoggi.info

Tassa soggiorno, l’incontro albergatori sa di “polpetta avvelenata” | Assessore alle corde?

Carlo Ceraso

Tassa soggiorno, l’incontro albergatori sa di “polpetta avvelenata” | Assessore alle corde?

Dom, 15/10/2023 - 15:21

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Sulla tassa di soggiorno a Spoleto si preannuncia un inizio di settimana a dir poco caldo quello che si apre domani che vede ancora una volta il palazzo comunale al centro di polemiche politiche e non a causa di una scarsa, quando non equivoca, comunicazione, sia all’interno della stessa amministrazione, che verso cittadini e operatori. Ma andiamo con ordine per quella che vede già sul piede di guerra le principali associazioni di categoria del territorio, da Federalberghi a Confcommercio, le quali, solo grazie all’intervento in Commissione normativa della minoranza (Cretoni e Grifoni), sono riuscite a bloccare (almeno per il momento) l’istruttoria già firmata digitalmente venerdì 29 settembre dalla dirigente Tedeschi e pronta per il ‘visto’ del primo cittadino Andrea Sisti. Un documento che rappresenterebbe (il condizionale è d’obbligo) un altro ‘strappo’ all’interno della Giunta, tra Sisti e l’assessore al turismo Giovanni Angelini Paroli il cui entourage assicura di essere stato tenuto all’oscuro della relazione. Ma andiamo con ordine facendo attenzione alle date.

Tassa soggiorno, la corsa ai ripari

Che qualcosa non sia andato per il verso giusto lo si evince dal comunicato diramato nel pomeriggio di giovedì 12 ottobre e firmato da Angelini Paroli con cui si annuncia “l’incontro per lunedì 16 alle ore 12 con i rappresentanti delle strutture ricettive per discutere la proposta di modifica al regolamento dell’imposta di soggiorno….attualmente al vaglio della commissione normativa che tornerà a riunirsi la prossima settimana e che rappresenta ad oggi una bozza rispetto alla quale l’amministrazione intende confrontarsi con gli operatori del settore. La proposta di modifica deve ancora essere approvata dalla Commissione e poi dovrà essere sottoposta all’analisi e discussione del Consiglio comunale, l’incontro di lunedì servirà a condividere un documento che sia in grado di tenere insieme le esigenze del Comune e degli operatori privati”. Perché l’assessore evidenzia che il documento è una “bozza”, che su questa la Giunta intende confrontarsi e che la stessa deve essere ancora approvata dal parlamento cittadino? Ma soprattutto, perché mandare in Commissione un documento su cui ci si deve ancora confrontare?

La toppa che svela il buco

In realtà la nota sembra più uno scudo protettivo (più di cartone che di adamantio) per lo stesso Angelini Paroli. Perché, approfondendo la questione, si scopre che la Commissione presieduta dal capogruppo del pd Federico Cesaretti si era riunita lo scorso lunedì 9 ottobre (assente l’assessore) e avrebbe approvato l’istruttoria se i capigruppo di opposizione Alessandro Cretoni (FdI) e Sergio Grifoni (Obiettivo Comune) non avessero posto una domanda semplice: c’è stato il confronto con la controparte? Nella sala è calato il gelo e dai tavoli sono cominciati a sbucare pinguini e orsi polari. Con buona pace di quella trasparenza che la maggioranza invoca ad ogni piè sospinto ma che resta solo a parole.

Istruttoria tassa soggiorno, ecco quanto vale

Tuttoggi è riuscita a vedere il documento istruttorio con cui uffici e giunta (o il solo Sindaco?) vorrebbero modificare la sempre discussa tassa soggiorno a Spoleto. 5 le modifiche. A cominciare dall’articolo 2 in cui la tassa, fin qui prevista per “strutture alberghiere, extralberghiere e agrituristiche” si estende anche alla “locazione turistica”.

Economicamente più pesante (per il turista/soggiornante) la modifica all’articolo 4, quella che prevede il pagamento della tassa “fino a un massimo di 4 pernottamenti mensili, anche non consecutivi, oppure fino ad un massimo di 4 pernotti consecutivi a cavallo di 2 mesi” che si vorrebbe modificare con il pagamento “fino a un massimo di 4 pernotti mensili consecutivi” abolendo così la possibilità di chi potrebbe soggiornare più giorni non consecutivamente.

Potrebbe essere ribattezzata come uno “sconto speciale divise” la modifica all’articolo 5, quello che prevedeva l’esenzione per Forze armate, Corpi armati, VVFF, Prociv e Croce rossa in caso di assistenza alla popolazione e in casi di calamità, ora prevista con la presentazione di un “ordine di servizio” che giustifica il pernotto. A parte che non si capisce come il malcapitato albergatore dovrebbe gestire il “documento” sotto l’aspetto della privacy, ma che hanno fatto di male al Comune i dipendenti di altri Ministeri che si potrebbero trovare a lavorare a Spoleto, dai magistrati ai funzionari dei beni culturali solo per fare un esempio? Anche l’articolo 6, versamento dell’imposta, viene modificato nel senso che l’albergatore non avrà più possibilità di versare il ricavato della tassa con bonifico postale, ammessi solo bonifico bancario e PagoPa.

C’è poi la previsione, non chiarita nei dettagli, di diminuire la tassa soggiorno per gruppi superiori a 15 persone.

Ultima, ma non ultima per sostanza, la modifica all’articolo 7 sull’obbligo del gestore di rendicontare trimestralmente (entro 16 giorni dalla fine di ciascun trimestre) i dati di chi ha pernottato e di chi ha beneficiato dell’esenzione. L’idea della giunta è quella di ricevere mensilmente il report per di più “utilizzando il software di gestione dell’imposta di soggiorno in dotazione al Comune”. Ora, se il fine di gravare l’onere del report a livello mensile appare chiaro, per avere probabilmente più veloce i dati dei proventi, a cosa non fa proprio pendant con l’euforia della maggioranza che assicura il proprio bilancio senza alcun problema economico e finanziario. Non solo. Gli albergatori già fanno un report mensile alla Regione dell’Umbria che puntualmente lo pubblica al più con un mese di differenza, perché gravare con analogo report per di più su un software dell’ente municipale?

Tassa soggiorno, vero confronto o polpetta avvelenata?

Fin qui la cronaca, con le associazioni degli albergatori che annunciano una discussione a dir poco incandescente. Perché quello che dal Palazzo si tende a passare come una best practice, in realtà potrebbe nascondere qualche sgambetto: se è ufficiale che domani alle 12 si aprirà il tavolo di confronto, quello che non è stato detto è che sempre domani, ma alle 15, la Commissione di Cesaretti si ritroverà per discutere l’istruttoria della tassa soggiorno (e non solo).

Di più, e questo è vergato nero su bianco: per giovedì 19 ottobre (la comunicazione è del 13 alle 9.45) il Consiglio comunale è convocato a discutere e approvare il documento (relatore il Presidente Cesaretti) “Modifiche al regolamento dell’imposta di soggiorno nella città di Spoleto”. Patapumfete.

Che Giunta e maggioranza si apprestino a ritirare anche questa pratica, come per l’Ase? Di certo il board politico registra un’altra crepa – con Anglini Paroli non sarebbe la prima tanto che lo stesso coordinatore Andrea Fora sta monitorando l’azione politica di Sisti – una frattura che va ad aggiungersi a quelle registrate anche con altri assessori, a cominciare dalla Albertella e Renzi.

Articolo correlato: Spoleto, tassa di soggiorno 2022 torna come prima: aumenti azzerati

Aggiornamento del 20 ottobre 2023, ore 15.50

Smentita: “In riferimento all’articolo apparso il 16 ottobre 2023 su Tuttoggi a firma Carlo Ceraso, ovvero all’ultima frase ”di certo il board politico….” , i sottoscritti assessori smentiscono nel modo più assoluto che, all’interno della Giunta, si sia venuta a creare ‘una crepa o frattura’ come erroneamente riportato nell’articolo; ciò non è suffragato nel modo più assoluto dagli atti o dai fatti, in quanto tutte le decisioni della giunta sono state prese all’unanimità. Si prega di pubblicare la rettifica. F.to Luigina Renzi, Manuela Albertella, Giovanni Angelini Paroli”.

Risponde l’autore: Prendo atto del contenuto ma non ho mai scritto che le decisioni della giunta non sono state prese all’unanimità (e vorrei vedere). Se per decisioni si intendono le delibere, determine, ordinanze, etc adottate. Al contrario se al termine “decisioni” vogliamo dare il significato dei comportamenti politici tenuti dentro e fuori le occasioni ufficiali, dentro e fuori il Palazzo – tra atti ufficiali proposti e ritirati, sfuriate nel board confermate dalla stessa maggioranza (quando non anche da malcapitati passanti lungo via del Municipio), smentite e contro-smentite tra gli stessi componenti,  comportamenti a dir poco ondivaghi – altro che crepe. I risultati del governo per di più tecnico (almeno per 6/8vi) sono sotto gli occhi di tutti. Dunque, felicità. (Car.Cer.)

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