I tempi sono sempre più stretti e l’unica possibilità di rilancio della Tagina passa per una sua cessione, unica possibilità di salvataggio che deve realizzarsi nel più breve tempo possibile
Tagina, 200 lavoratori in piazza | Sindacati annunciano “Sciopero ad oltranza”
Ieri (giovedì 25 gennaio) all’incontro negli uffici del Broletto a Perugia, alla presenza tra l’altro anche di Confindustria, Gepafin, Comune di Gualdo e Sviluppumbria, la Regione ha dato la sua disponibilità a mettere in campo, ovviamente al verificarsi di determinate condizioni, tutti gli strumenti a favore della ripresa produttiva e quindi dei lavoratori. Con l’ultima legge di bilancio, inoltre, ci dovrebbe essere la possibilità di accedere ad ulteriori ammortizzatori sociali, utili per la ripresa dell’attività ed il mantenimento dei posti di lavoro.
“Tutti i tentativi di salvare l’azienda devono essere fatti, – dicono i rappresentanti di Filctem Cgil e Femca Cisl – A maggior ragione in presenza di un mercato, quale quello ceramico in forte ripresa, a differenza di quello umbro che sconta ancora le note difficoltà”. L’azienda, ancora oggi, ha tutte le caratteristiche per essere rilanciata sul mercato, nonostante i problemi di carattere finanziario. Il nuovo impianto di produzione, la professionalità dei dipendenti e un buon portafoglio clienti sono un grande biglietto da visita dell’azienda, appetibile a tanti soggetti del settore ceramico italiano e mondiale oltre al suo marchio di qualità.
Dopo l’incontro di ieri i lavoratori riuniti per circa tre ore in in assemblea serale, insieme ai loro rappresentanti sindacali, hanno discusso e concordato a larga maggioranza di mantenere viva l’azienda, consentendo oggi le spedizioni di alcune importanti commesse, fermo restando lo stato di agitazione, in attesa che atti concreti possano garantire futuro e occupazione.