Rocambolesca seduta della II commissione.
Turbolenta riunione della II commissione su svincolo di Scopoli e variante Sud. L’organismo, presieduto da Domenico Lini, è stato convocato su richiesta della minoranza di centrosinistra, ai sensi dell’articolo 10 del regolamento, per fare il punto su queste due importanti infrastrutture. In audizione anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, e il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Riccardo Meloni.
Il punto di Melasecche e Meloni
Per quanto riguarda lo Svincolo, occhi puntati sul tavolo tecnico istituito a livello ministeriale. Da lì entro maggio si attendono novità, altrimenti servirà “Striscia la notizia”, come ha ironizzato Melasecche. “Ci sono due ipotesi sul tavolo – ha detto Melasecche – e speriamo che ne derivi un giudizio positivo, che possa superare il niet già firmato dal ministero anni fa. Sulla variante sud edificazioni lungo il percorso hanno portato a varianti nel progetto – spiega Melasecche – e grazie all’Anas c’è stata questa possibilità di una pista ciclabile lungo il percorso”. Meloni ha aggiunto che, per lo svincolo, la Quadrilatero “ha presentato uno studio di fattibilità per rampe con meno pile di sostegno e la possibilità di rivestimento con vegetazione rampicante che possa essere meno impattante”. Sulla variante sud: “Il 26 ottobre eravamo a Roma per un incontro con l’Ad di Anas che ci ha creato le condizioni di costruzione di una pista ciclabile, che era al di là delle più rosee previsioni“.
Minoranza all’attacco
Sotto tiro della minoranza il punto della situazione, definito “stallo” dalla consigliera Rita Barbetti (Pd) o “situazione grave ma non seria” dal consigliere David Fantauzzi (M5S), ma anche la conduzione dei lavori del coordinatore Lini. “L’obiettivo della minoranza – dicono in una nota i membri della commissione di centrosinistra Rita Barbetti, Luciano Pizzoni, Mario Gammarota, Giovanni Patriarchi – era fare il punto sulla situazione di due opere chiave per il nostro territorio: la variante sud e lo svincolo di Scopoli. Lo spirito con il quale il centrosinistra ha partecipato alla riunione è stato quello di affrontare insieme i temi legati alle grandi opere, importanti anche in considerazione della situazione di crisi in cui versiamo e da cui è opportuno riprendersi rilanciando il territorio.
Lini nel mirino
“Purtroppo, il coordinatore della commissione Lini ha impresso ben presto un taglio completamente diverso al dibattito, criticando apertamente il regolamento comunale, che consente la richiesta di convocazione della commissione anche da parte di un quinto dei consilieri e intimando al centrosinistra di smetterla di richiedere la convocazione urgente delle commissioni. Il coordinatore ha poi lasciato il ruolo di arbitro imparziale della commissione, attaccando in modo scomposto la consigliera di minoranza Barbetti. Un comportamento da stigmatizzare e che ha fra l’altro prodotto lo sterile effetto immediato di deviare dal tema principale del dibattito, tema sul quale, di fatto, non si è fatta chiarezza“.
“Risposte troppo generiche”
“Troppo generiche” vengono definite le risposte dell’assessore Meloni, dal quale sono stati colti “Segnali grigi ed incerti quindi sia sul funzionamento delle istituzioni democratiche, come la II commissione permanente, sia sulla reale possibilità di veder realizzati i lavori. Ora il centrosinistra presenterà un’interrogazione riformulando le stesse domande, per avere risposte certe sul futuro di queste opere pubbliche. Si è semplicemente perso tempo e si è assistito ad un comportamento deprecabile sia sul piano dei rapporti civili sia su quello dei ruoli istituzionali”.