Sulla realizzazione dello svincolo di Scopoli lungo la nuova Val di Chienti, il parere della Soprintendenza dei beni culturali artistici e paesaggistici dell’Umbria è indispensabile, ma può non essere vincolante.
A precisarlo è lo stesso Guido Perosino presidente della Quadrilatero Spa, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione.
“Il termine ultimo che era stato indicato per il recepimento del parere da parte della Soprintendenza era effettivamente quello del trentuno agosto – conferma Perosino – ma in questo lasso di tempo non abbiamo ricevuto nulla né siamo stati in alcun modo contattati, quindi non si può parlare nemmeno di diniego”.
La data era cerchiata in rosso nei calendari degli amministratori e in quelli degli abitanti della Val Menotre, come in una sorta di conto alla rovescia.
Ed ora, cosa succede? Quali sono le prossime mosse?
“Abbiamo già convocato, per oggi, una riunione della Quadrilatero – fa sapere il presidente – ed ovviamente affronteremo la questione relativa allo svincolo di Scopoli. Come già annunciato – conferma – abbiamo intenzione di procedere nuovamente alla convocazione della conferenza dei servizi , questo significa richiamare intorno al tavolo tutti i soggetti interessati al progetto, tra i quali ovviamente anche l’amministrazione comunale di Foligno, la Regione dell’Umbria e per l’appunto la Soprintendenza”.
Non si riparte da zero, ma in qualche modo si riaprono i giochi.
“Certamente questo comporterà uno slittamento dei tempi – spiega Perosino – ma siamo fiduciosi, anche perché il progetto di cui parliamo ora, è stato modificato e riproposto in base ad una lunga trattativa sulle osservazioni addotte dalla Soprintendenza, proprio per scongiurare il diniego. In ogni modo – rileva – siamo riusciti a mettere in sicurezza i fondi necessari per la realizzazione dell’opera”.
Il presidente di Quadrilatero non vuole sbilanciarsi, ma possiamo affermare senza temere smentite, che si tratterà più di mesi che di settimane. Intanto in Val Menotre non intendono abbassare la guardia.