Stanno riscuotendo grande successo le visite guidate che ogni martedì e giovedì del mese di luglio si svolgono presso gli scavi archeologici di Villa San Silvestro. Condotta dall'Università di Perugia, su concessione del Ministero ai Beni Culturali e della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell'Umbria, la campagna di scavi è iniziata nel 2003, sotto la direzione scientifica del professor Coarelli, con saggi di scavi, prospezioni magnetiche del sottosuolo e studio del sito attraverso foto dall'alto. L'area, in realtà, era stata oggetto di studio già in precedenza. Con la prima campagna, intorno agli anni 20 del secolo scorso, venne portato alla luce il podio ed alcuni elementi architettonici e della decorazione di un grande tempio romano risalente al III secolo a.c. Nonostante l'importanza che tale edificio aveva per la comprensione della storia del territorio in età romana, il suo studio fu per lungo tempo dimenticato. Fino agli anni Ottanta, quando alcune ricerche condotte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici per l'Umbria portarono alla luce alcune colonne in laterizio di un portico alle spalle del tempio, oltre ad altri materiali, tra cui numerosi frammenti di terrecotte architettoniche, attualmente in studio presso l'Università di Macerata. Solo nel 2003, quindi, si è tornati a studiare l'area, consapevoli che un tempio così grande, 30 x 20 m, non poteva sorgere isolato in mezzo a questa pianura a 1200 metri di altezza, ma doveva far parte di un complesso molto più ampio, vasto ed articolato. I risultati sono stati sorprendenti. La campagna della scorsa estate ha portato alla luce un settore del foro intorno il tempio che risulta, dunque, al centro del lato corto posteriore di una vasta piazza, all'incirca di 120m x 60, delimitata da colonne in laterizio. Del foro è stato messo in luce un quarto della superficie, tra cui una serie di ambienti corrispondenti, probabilmente, alla parte a vocazione commerciale, un piccolo sacello absidato, da connettersi a forme di culto, ed una struttura idraulica, forse una cisterna, che si affaccia all'esterno del foro. Le strutture emerse, ancora in fase di studio, rivelano che il foro, come il tempio, ebbe diverse fasi edilizie, mentre i reperti rinvenuti mostrano che l'area fu frequentata dal III al I secolo a.C. Appare naturale collegare, dunque, la costruzione del foro all'imporsi della dominazione di Roma che, per assicurarsi il controllo sul territorio, impianta un forum per farvi svolgere tutte le attività pubbliche, civili e religiose ad una popolazione, prevalentemente di agricoltori ed allevatori, che viveva sparsa sul territorio e lontana da ogni città. Ma gli scavi del 2007 hanno avuto un ulteriore sorprendente risultato. Far emergere, ad est del foro, una vastissima area, delimitata da una tripla serie di portici, scanditi da colonne in laterizio e semipilastri, al centro della quale è apparsa una struttura rettangolare, probabilmente un tempio a doppia cella, dedicato quindi a due divinità, ben più ampia di quella del foro stesso. Gli scavi sono qui appena all'inizio, ma le aspettative sono molte. Le visite guidate, condotte dalla coordinatrice sul posto degli scavi, la dottoressa Diosono, che si svolgono ogni martedì e giovedì di luglio a partire dalle ore 11, proseguiranno per tutto il mese di agosto.
