Palazzo Toni, in una suggestiva versione notturna, ha aperto le porte ad un pubblico fatto di famiglie, ex studenti, docenti e cittadini
Il 19 aprile, presso la sede centrale di palazzo Toni in piazza Carducci, il Liceo Classico Pontano Sansi ha celebrato la decima edizione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico”.
La manifestazione – che si svolge in contemporanea su tutto il territorio nazionale e alla quale il liceo spoletino partecipa ogni anno con un ricco programma di eventi – rappresenta ormai per docenti, studenti e comunità scolastica un importante momento di condivisione e di crescita culturale, oltre che umana.
Temi e personaggi della letteratura classica, tramite una “contaminazione” con le altre discipline di area scientifico – matematica, linguistica, storico – artistica rivivono attraverso una serie di rappresentazioni e performance all’insegna della creatività.
La cornice di Palazzo Toni, per l’occasione fruibile nella sua suggestiva versione notturna, ha aperto le porte ad un ricco pubblico fatto di famiglie, ex studenti, docenti e a tutti quei cittadini che hanno voluto prender parte all’evento.
La serata si è aperta alle ore 20,30, presso il salone d’onore, con i saluti dell’Amministrazione Comunale rappresentata dall’Assessore prof.ssa Luigina Renzi, per proseguire con una lettura dei testi greci – i cosiddetti “notturni”- delle edizioni precedenti, curata dagli studenti della classe V, i quali hanno poi riproposto una versione della canzone Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni.
Dalle ore 21 alle 23,30 gli studenti, coordinati dai loro docenti, hanno quindi dato vita ad una serie di rappresentazioni basate su varie tematiche: dal viaggio di istruzione in Grecia al tema della diversità che accomuna Frankenstein agli eroi greci e latini, dalla lettura di testi Pascoliani ai viaggi di ritorno di Odisseo, fino all’origine e al valore delle Olimpiadi.
La serata si è conclusa alle 23.30 con la lettura del testo finale, comune ai 353 licei italiani partecipanti, per il quale è stata scelta l’Ode alla Luna di Giacomo Leopardi, un testo scritto in greco e facente parte delle “Poesie disperse”.