Sa.Mi.
Ha composto il numero del 112 e con le poche forze che le erano rimaste ha chiesto aiuto. Poche parole, quelle che la ventenne studentessa è riuscita a pronunciare. Appena il fiato per dare l'indirizzo e il numero civico ai medici del pronto soccorso. All'arrivo dei carabinieri e dell'ambulanza la ragazza è stata portata in ospedale e ha raccontato una tremenda notte di violenze subite.
Il racconto dell'incubo. La ragazza originaria dell’hinterland perugino, studentessa universitaria, ha spiegato di aver da poco tempo instaurato una relazione sentimentale con il giovane extracomunitario. La travagliata storia si è conclusa in maniera tragica nella nottata tra sabato e domenica quando, intorno alle 5 del mattino, K. K. C., di anni 22 e originario del Congo, dopo essersi fatto accompagnare a casa dalla stessa vittima, avrebbe preteso dalla giovane un rapporto sessuale. Al rifiuto la ragazza è stata brutalmente violentata e picchiata subendo ferite su più parti del corpo che l'hanno costretta ad essere ricoverata presso l’ospedale del capoluogo con una prognosi medica di trenta giorni.
I carabinieri lo hanno trovato in camera che dormiva. Lui ha negato. I militari, rintracciato il luogo da dove era partita la richiesta d’aiuto, sono intervenuti rapidamente ed entrati nell’appartamento, proteggendo da subito la vittima, hanno identificato il ragazzo che in quel momento era tranquillamente nel letto della sua camera facendo finta di dormire. L’uomo ha negato ogni addebito riferendo che la nottata l'aveva trascorsa in una discoteca di Ponte San Giovanni per poi rientrare a casa con la fidanzata non ricordando l’orario e le circostanze successive al ritorno a casa. All’interno della camera da letto i militari hanno però trovato degli indumenti sporchi di sangue e riscontrato tracce ematiche anche su uno dei due cuscini e sul lenzuolo.
L'arresto in flagranza. Vagliate le sommarie e confuse risposte su come fossero andati i fatti e dopo aver ascoltato la ragazza e verbalizzato la sua denuncia, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato il giovane congolese per violenza sessuale e lesioni personali. Lo stesso, con piccoli precedenti per furto e lesioni e senza una occupazione stabile, è stato portato nel carcere di Capanne a disposizione del magistrato di turno che ha diretto personalmente i militari durante tutte le fasi dell’arresto.