Il programma delle manifestazioni per celebrare il Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone.
Sono partiti i festeggiamenti in onore del Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone.
Numerose le manifestazioni in programma grazie alla parrocchia di San Michele arcangelo e San Nicola, e ai frati minori che reggono il santuario dedicato al Beato Antonio.
Mercoledì 17 agosto ha avuto luogo l’inaugurazione del restauro della cappella del Beato Antonio presso il Santuario, alla presenza della restauratrice, Daniela Montaldo, del sindaco di Stroncone, Giuseppe Malvetani, dello storico Giorgio Angeletti.
Messe e atti di affidamento
Il 18 agosto, invece, alle ore 18.00, la messa e l’atto di affidamento degli anziani; il 19 agosto, sempre alle 18.00, la messa e l’atto di affidamento dei bambini; il 20 agosto, alle ore 11.00, avrà luogo la riconsegna dell’Autentica dello »zucchetto» del Beato Antonio da parte del Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila. Seguirà, alle ore 18.00, la messa e l’atto di affidamento delle coppie di sposi nel loro 25° e 50° anniversario di matrimonio.
Domenica 21 agosto la processione con la statua del Beato Antonio
Domenica 21 agosto, ancora, alle ore 11.00, appuntamento con la messa e con la consegna dell’attestato di merito ai portatori della Statua Pellegrina del Beato. Alle ore 18.00 la messa sarà presieduta da padre Pietro Messa, frate minore della Pontificia Università Antonianum, con il dono della “Rosa per il Beato Antonio” da parte dell’Ente Agosto Stronconese. Dopo di ciò la processione con la statua del Beato Antonio per le vie del paese. La banda musicale di Stroncone A.p.s. accompagnerà l’evento.
Il Beato Antonio Vici
Era il 1381, e a Stroncone, in una casa signorile situata lungo quella che oggi è via Vici, nacque Antonio, patrono della cittadina che in agosto ne celebra la memoria.
Figlio di nobile famiglia, all’età di 14 anni volle seguire lo zio, Fra Giovanni, vestendo l’abito religioso nel convento francescano di Stroncone, dove fece noviziato e vi emise la professione religiosa. Inviato a Fiesole, svolse anche l’ufficio di vice maestro dei novizi. Successivamente, nella Maremma Toscana, a Piombino e in Corsica, diffuse il movimento dell’Osservanza.
Poi tornò in Umbria, dove per trent’anni fu il questuante dell’Eremo delle Carceri di Assisi. Proprio ad Assisi, presso San Damiano, morì il 7 febbraio dell’anno 1461, dopo una lunga vita di fede e santità. A un anno dalla sua morte, il corpo intatto fu riesumato e posto in venerazione.
L’intervento di Padre Angelico Coletti e il trasferimento del Besto Antonio a Stroncone
A riconoscerne il culto fu Papa Innocenzo XI, il 28 giugno del 1687.
Nel 1809 Padre Angelico Coletti si fece portavoce del sentimento del popolo di Stroncone, che da anni voleva riavere il corpo dell’amato Beato. Nato a Stroncone il 25 luglio del 1768, Angelico divenne frate minore alla Porziuncola il 7 agosto 1783. Per tanti anni guardiano del convento di San Francesco di Stroncone, lettore generale di Sacra Teologia, due volte segretario provinciale e tre volte definitore, fece affrescare l’abside della chiesa di San Francesco di Stroncone e ne arricchì biblioteca e sacrestia. Padre Angelico riuscì a commuovere Papa Pio VII che acconsentì al trasferimento nella chiesa di S. Francesco di Stroncone. La sera del 27 agosto 1809, da Assisi Angelico tornò a Stroncone, con gli uomini e i cavalli che lo avevano accompagnato nell’impresa.
Il corpo del Beato Antonio aveva fatto finalmente ritorno nella sua terra natia. Da qui le rievocazioni storiche dell’Agosto stronconese.