Un successo al di là delle aspettative quello di “La Dolce Umbria”, la mostra mercato dei dolci tipici umbri che ha richiamato lo scorso weekend al San Nicolò di Spoleto tanti visitatori e curiosi, con una partecipazione, costante e continua nelle due giornate, stimata intorno alle 3mila persone.
“Il segreto del successo della Dolce Umbria – ha detto l’assessore con delega allo sviluppo economico Vincenza Campagnani – si deve ad una formula che ha permesso di celebrare le nostre tipicità eno-gastronomiche e quindi riscoprire ed apprezzare quegli elementi della cultura popolare che una società globalizzata come la nostra tende a far scomparire. Recuperare e valorizzare queste unicità è la filosofia che ci ha spinto a dar vita a questa iniziativa”
La Dolce Umbria, ideata e organizzata dal Comune di Spoleto, in collaborazione con le associazioni di categoria (ConSpoleto, Confartigianato Area Spoleto Valnerina, ConfCommercio Spoleto, Confindustria – Sezione Spoleto Valnerina, Coldiretti Perugia e CNA Umbria), l’Associazione Amici di Eggi, le ProLoco di Sellano e di San Giovani Profiamma, è stata un’occasione per conoscere la qualità e la bontà delle produzioni dolciarie spoletine e umbre e di scoprire le tecniche di preparazione dei dolci attraverso i laboratori e la scuola di cake design, tutti appuntamenti seguiti con interesse e partecipazione. Durante la due giorni, oltre allo spazio dedicato alle performance artistiche, c’è stata la possibilità di mettere a confronto alcune produzioni dolciarie, come ad esempio l’Attorta e la Rocciata e ripercorrere l’evoluzione di una tradizione spoletina come la Crescionda.
“Voglio sottolineare il ruolo fondamentale e l’eccellente lavoro di squadra – ha dichiarato l’assessore Campagnani – delle associazioni di categoria e delle ProLoco, vere depositarie di un patrimonio di conoscenze e di tradizioni che va tutelato e valorizzato. Va rimarcato poi il contributo dei tanti volontari che si sono spesi per la riuscita dell’iniziativa. Infine, un ringraziamento particolare ai produttori, il cui ruolo fondamentale ha rappresentato l’anima di questa due giorni.”