E’ stato presentato ieri pomeriggio a Palazzo Comunale il bilancio di previsione 2012 del Comune di Spoleto. Il sindaco Daniele Benedetti e il direttore generale Angelo Cerquiglini hanno illustrato la manovra da oltre 30 milioni di euro che sarà oggetto di discussione in consiglio comunale tra il 21 ed il 25 giugno, per poi essere sottoposta a votazione il 28 del mese. Tra le “slide” illustrate, a destare maggiore impressione, per gli effetti che graveranno direttamente sulla cittadinanza, sono state quelle relative all’aumento della TARSU e degli introiti derivanti dalle infrazioni stradali, oltre alle aliquote IMU fissate dall’amministrazione, già note in realtà da qualche tempo (leggi qui).
TARSU – Aumenterà del 14% per le famiglie spoletine la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Così ha deciso l’amministrazione comunale, che prevede di ricavare circa 630mila euro da questo “adeguamento”. Soldi che non finirebbero nella casse comunali ma in quelle della Vus, che dovrà utilizzarli per razionalizzare e soprattutto potenziare la raccolta differenziata sul territorio portandola dall’attuale 30 per cento almeno fino al 50 (in caso di non raggiungimento dell’obiettivo entro un certo tempo il Comune potrebbe anche prevedere delle sanzioni a carico della Valle Umbra Servizi).
Multe – Il Comune conta di incassare 500mila euro in più dalle multe per le infrazioni stradali, che uniti ai proventi dello scorso anno farebbero lievitare la cifra fino al milione e mezzo. Responsabili dell’aumento sarebbero principalmente gli Speed Check e i varchi ZTL , che secondo il primo cittadino molti spoletini non hanno ancora imparato a rispettare. Una parte dei proventi delle multe andranno a ricoprire il buco di quelle non ancora pagate (circa 300mila euro), mentre il resto verrà investito in progetti per la sicurezza stradale e in manutenzione.
Comune de-equitalizzato – Tra le decisioni annunciate nell’incontro di ieri c’è anche quella, già adottata da alcuni Comuni italiani e invocata per Spoleto dal Movimento a 5 Stelle, di “de-equitalizzarsi”, di affidare cioè ad un organo differente da Equitalia, probabilmente un ufficio delle entrate interno all’amministrazione, la riscossione coattiva dei tributi.
Razionalizzazione della spesa – Spoleto, come d’altronde tutti i Comuni italiani, nell’iter di approvazione del bilancio deve fare i conti con la fortissima contrazione dei trasferimenti statali (meno 4 milioni dal 2010 al 2012) e agire di conseguenza sulla razionalizzazione dei costi. Ad esempio, è stata ridotta considerevolmente la spesa per il personale: meno 600mila euro rispetto al 2011. Nonostante la scure dei tagli, il sindaco ha comunque annunciato che le razionalizzazioni effettuate consentiranno di “chiudere alcune partite annose”, tra cui il primo stralcio della mobilità alternativa, la diga di Giano e la tendostruttura, su cui Benedetti ha voluto mettere la parola fine: “diventerà una palestra”.