“Esprimo alla Regione Umbria, alla Presidente Marini e all’Assessore Bracco la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale per l’attribuzione delle risorse destinate al completamento del progetto di funzionalizzazione della Rocca Albornoziana”. Questo il primo commento del sindaco Daniele Benedetti a proposito della decisione con cui la Giunta Regionale ha riassegnato al Comune di Spoleto la dotazione finanziaria per il recupero delle cosiddette “Palazzine” (ex carcere femminile ed ex residenza del direttore) della Rocca Albornoziana di Spoleto e la loro destinazione a servizi ricettivi e di ristorazione a supporto del complesso monumentale.
Si tratta di una somma cospicua pari a 3 milioni e 800 mila euro individuata nell’ambito del Programma attuativo regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione destinato alla valorizzazione delle risorse culturali per l’attrattività e lo sviluppo che assomma a complessivi 8 milioni e 300 mila euro.
“E’ dal marzo del 2011 – continua il sindaco – che avevamo avanzato alla Regione la richiesta per la riassegnazione di risorse che ritenevamo indispensabili per completare il progetto Rocca. Debbo dire che tanto la Presidente Marini, quanto l’Assessore Fabrizio Bracco, avevano sempre assicurato che alla prima occasione utile avrebbero mantenuto un impegno ritenuto strategico per potenziare il sistema della Rocca e rafforzare l’attrattività turistica del circuito regionale delle rocche e dei castelli. Con questo finanziamento si rafforza il quadro delle opportunità per il rilancio del nostro polo culturale e monumentale di eccellenza. Lo stanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione si va infatti ad aggiungere ai 500 mila euro che ci sono già stati assegnati dalla Regione nel 2012 nell’ambito del POR – FESR per gli Interventi di potenziamento e di riqualificazione della Rocca Albornoziana quale sito per il turismo congressuale.”
“E’ nostra intenzione – ha concluso il sindaco – organizzare quanto prima una tavola rotonda con gli attori istituzionali regionali e locali per illustrare alla città i progetti avviati per la valorizzazione ed il potenziamento del complesso della Rocca e tracciare le prospettive del sistema culturale cittadino. Per la Rocca, in particolare, non possiamo dimenticare il grande lavoro svolto con la Soprintendenza e la Regione che ha portato alla istituzione del biglietto unico per la visita al Museo Nazionale del Ducato e alla definizione dell’accordo con il Ministero per i Beni Culturali, in fase di stipula, per rilanciare la Fondazione per il restauro del libro antico con la costituzione di una Scuola di Alta Formazione (SAF) per conservatori – restauratori di beni librari e archivistici di durata quinquennale (equivalente ad una laurea specialistica). La prima esperienza didattica verrà attuata a partire dal 2014. Anche questa iniziativa sarà sostenuta, per quanto di competenza della Regione, con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione riservate allo sviluppo del “Capitale umano”.