Jacopo Brugalossi
Guai seri per gli impianti sportivi di Montarello. Il comune di Spoleto, che prosegue nella sua opera di tutela e salvaguardia del territorio, ha consegnato in queste ore ai responsabili del bocciodromo, del circolo tennis e della pista del ruzzolone dei verbali di sopralluogo firmati da tutti gli enti interessati (demanio, regione, provincia) che attestano l’illegittimità delle strutture. Costruite a pochi metri dall’alveo dei fiumi Tessino e Marroggia, sono esposte ad un elevato rischio idrogeologico e pertanto dovranno essere demolite. Ora i destinatari dei verbali avranno a disposizione 15 giorni per inviare le loro controdeduzioni, terminati i quali, se non emergeranno elementi nuovi, scatterà ufficialmente l’ordinanza di demolizione.
Gli impianti di Montarello hanno alle spalle una lunga storia di sopralluoghi, ordinanze di sgombero per rischi idrogeologici e accertamenti per difformità urbanistico-edilizie, ma mai prima d’ora l’amministrazione comunale si era pronunciata in modo tanto categorico. La loro storia comincia addirittura negli anni ‘60, quando il demanio avrebbe concesso l’area a scopo di rimessaggio. Le costruzioni erette nel corso degli anni, circolo tennis, bocciodromo e pista di ruzzolone sarebbero quindi state realizzate tutte in difformità dalle vigenti norme in materia urbanistico-edilizia: abusive, in sostanza.
Gli ultimi sopralluoghi di cui si ha notizia, raccontati da Tuttoggi.info nel giugno del 2013, erano stati in realtà piuttosto interlocutori rimandando la questione ad ulteriori verifiche tecniche. Che ora non sembrano lasciare adito a dubbi: “non poteva esserci autorizzazione a realizzare delle volumetrie a ridosso del letto di un fiume”, fanno sapere dal comune. Resta da capire a questo punto quali saranno le contromosse dei gestori degli impianti, molto frequentati da persone di tutte le età e divenuti negli anni uno dei principali punti di riferimento del territorio per gli appassionati.
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