di Carlo Ceraso
Se Gian Carlo Menotti potesse assistere al suo Festival, se potesse controllarlo, da quale punto della città lo farebbe? Non è poi difficile immaginarlo: all’ombra della sua casa in Piazza Duomo, su una comoda panchina e con in testa il suo panama. Ed è proprio lì – sull’angolo del palazzetto (recentemente “salvato” dalla famiglia Monini) – che sarà installata una statua che il maestro cubano Josè Ramon Villa Soberòn realizzerà per il Duca di Spoleto.Secondo alcune indiscrezioni, che Tuttoggi.info è in grado di anticipare, il recente viaggio a Cuba del presidente della Fondazione Festival Giorgio Ferrara sarebbe servito anche per prendere contatti con il famoso scultore.
50 anni non ancora compiuti, docente di arte a l’Havana, Soberòn è famoso per alcune opere con le quali ha immortalato alcuni dei personaggi più celebri dello scorso secolo. Chi non conosce quella del 2003 di Ernest Hemingway appoggiato al bancone del bar Floridita all’Havana (il locale dove lo scrittore inventò il cocktail Daiquiri)? O il John Lennon posizionato al Parco del Vedado, sempre nella capitale di Fidel Castro. E ancora, il Che Guevara al Palacio Central de Pioneros (1982) e il monumento a Josè Martì che si trova all’Università di Valencia in Spagna.Nonostante l’artista ricorra all’uso del metallo (essenzialmente bronzo e ferro) le sue opere sono reali, calde, con i personaggi sempre in una posizione che pare invitare il passante a prendere insieme un daiquiri o a godere del fresco su una panchina.
Per Menotti, Soberon avrebbe pensato ad un monumento sullo stile di quello realizzato nel 2000 per il celebre cantante dei Beatles: il Duca seduto su una panchina con lo sguardo rivolto verso la Piazza. Una panchina bella grande, grazie alla quale farsi fotografare ‘in compagnia’ dell’indimenticato fondatore del Festival. Dunque, dopo l’annuncio dell’intitolazione del Teatro Nuovo al Maestro (dal prossimo 7 luglio si chiamerà Teatro Gian Carlo Menotti), arriva ora la notizia di questa nuova iniziativa, forse anche più suggestiva, che la dice lunga sulla volontà della amministrazione comunale di valorizzare al massimo la figura del suo concittadino più illustre. Un percorso che sembra aver sposato anche lo stesso Ferrara che, pochi giorni fa, ha avuto parole di affetto verso il figlio del Maestro, Francis Menotti.
Ma si moltiplicano le iniziative anche fra i privati: grandi come quelle dei fratelli Monini o delle sorelle Fendi, più piccole come quella realizzata da Alberto Massarini del ristorante Il Pentagramma che ha fatto realizzare un tondo su vetro con l'immagine del Duca di Spoleto. Ma torniamo al lavoro dell'artista cubano.
L'idea della statua potrebbe nel prossimo futuro esser replicata con altri personaggi illustri che hanno contribuito alla crescita del Festival: da Thomas Schippers a Luchino Visconti, Luciano Pavarotti e Pina Bausch, solo per citarne alcuni. Statue da posizionare negli angoli più belli della città. Quello che più incuriosisce è quale ‘sguardo’ le geniali mani di Soberòn sapranno imprimere al volto di Menotti. Non fosse che da quel giorno, chiunque del Festival si troverà a passargli davanti, dovrà affrontare il suo giudizio.
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