Si interrompe bruscamente l’iter di recupero di Palazzo Martorelli-Orsini che l’amministrazione spoletina aveva inaugurato nel 2006 e riconfermato nella primavera del 2010, quando decise di spostare parte dei fondi destinati originariamente al recupero di Palazzo dell'Arcone proprio sul Martorelli-Orsini e di cofinanziare il progetto stanziando 3,5 milioni di euro, che si sarebbero aggiunti ai 7,5 già assegnati dalla Regione Umbria per il Programma Urbano Complesso di seconda generazione (Puc2). Dopo che erano state avviate tutte le procedura di gara e si era già proceduto a due successive “scremature” delle offerte delle ditte interessate (delle 55 iniziali ne risultarono ammesse 17), il Comune ha optato per “l’interruzione e cessazione delle procedure dalla gara d’appalto”.
Il motivo è molto semplice. “L’amministrazione comunale – si legge nella determinazione dirigenziale datata 12 aprile – ha approvato una variazione per il progetto relativo al palazzo Martorelli–Orsini prevedendo una riduzione del cofinanziamento a carico del Comune, che presenta attualmente grosse difficoltà a contrarre mutui per il rispetto del patto di stabilità, per cui da un importo complessivo di €. 3.500.000,00 iniziali si passerà ad €. 1.457.847,26, al quale si andranno ad aggiungere ulteriori €. 250.879,20 derivanti da un contributo del Ministero dell’Ambiente in fase di concessione e così per un totale di €. 1.708.727,09 per la realizzazione di una stralcio funzionale”.
Il Comune, in sostanza, non è in grado di sobbarcarsi un mutuo di 3,5 milioni di euro allo stato attuale delle cose e si è visto costretto a tagliare di netto la sua quota di compartecipazione al progetto. Il che si traduce nell’impossibilità di portare a termine i lavori di riparazione, finitura, miglioramento e adeguamento funzionale di Palazzo Martorelli-Orsini e nella necessità conseguente di “cessare con effetto immediato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori”. Il milione e mezzo circa di cofinanziamento che il Comune si impegna comunque ad onorare, unitamente ai 250 mila euro di contributo del Ministero dell’Ambiente, servirà alla realizzazione di uno stralcio funzionale. (Jac. Brug.)
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