Jac. Bru.
Sarà l’Hotel San Carlo Borromeo a fornire il servizio di accoglienza temporanea a nuclei familiari e persone senza dimora fissa o momentaneamente sprovviste di un adeguato alloggio che avessero urgente bisogno di un tetto. Infatti, nell’ambito dei cosiddetti “LIVEAS” (livelli essenziali di assistenza sociale) disciplinati da una legge statale, i Comuni sono chiamati a porre in essere misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito e ai servizi di accompagnamento, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora.
Il Comune di Spoleto ha deciso di affidare il servizio alla struttura alberghiera di via San Carlo, con la quale il 22 novembre del 2011 scorso era stata stipulata una convenzione del valore di 4500 euro annui. Somma che non sarà automaticamente versata in toto all’albergo, ma che verrà via via “intaccata” solo se il servizio di accoglienza venisse effettivamente attivato e a seconda delle camere richieste. Oltre all’albergo, infatti, rimangono a disposizione per i casi di emergenza abitativa i centri di prima accoglienza presenti sul territorio comunale e gestiti dalle varie organizzazioni del terzo settore operanti nel comprensorio spoletino.
In ogni caso, la sistemazione in albergo è limitata ad un periodo di tempo molto breve e funziona come un “pronto intervento” (può essere offerta ai clochard nei periodi più freddi dell’anno o ad una famiglia che improvvisamente perde la casa, nell’attesa di una sistemazione più stabile). Ben altra cosa sono le emergenze abitative di medio e lungo periodo, fenomeno in aumento a Spoleto come in tutta Italia e strettamente connesso alla crisi economica, con persone che perdono il lavoro e improvvisamente si ritrovano a non potere più sostenere i costi degli affitti o dei mutui.
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