di Spoleto 5 Stelle
Tra i nostri obiettivi principali fissati nelle varie compagne elettorali ci siamo posti la comunicazione e l’informazione del cittadino di quanto avviene nei palazzi del Potere. Con questo scritto, vorremmo far presente ai concittadini di Spoleto una cosa che, se fossimo in un paese normale, dovrebbe far rabbrividire. E’ notizia ormai pubblica la nomina di due nuovi APO al comune di Spoleto: Decreto Direttoriale n. 78 del 18/04/2013 del Comune di Spoleto.
Ora, se facciamo un’analisi della struttura comunale di Spoleto, si nota che essa annovera all’incirca 250 dipendenti e contemporaneamente esistono dai 25 ai 30 dirigenti un rapporto quindi di almeno 1 dirigente ogni 10 dipendenti. Qualsiasi impresa cosi organizzata sarebbe fallimentare, figuriamoci in un ente pubblico che ha un numero di dipendenti sproporzionato rispetto al numero degli abitanti. Questo non lo diciamo noi ma la società Maggioli, che tempo addietro è stata incaricata dal comune stesso per valutare la macchina organizzativa e dove si evidenziava, come una criticità, il sovradimensionamento del personale e dei dirigenti. In particolare il rapporto diceva 3 cose essenziali:
a) Il rapporto tra abitanti e addetti-dipendenti comunali era di 135 invece dei 140-180 che in teoria servirebbero;
b) Il rapporto tra addetti e APO è di 10 piuttosto che di 20, cioè il doppio ti;
c) Il prelievo per tassazione locale per abitante dovrebbe oscillare tra 200 e 250 euro mentre per il Comune di Spoleto è pari a 432 euro.
Il nostro amato sindaco da quando si è insediato ha continuamente fatto appello ai cittadini per illustrare la situazione disastrosa del Comune dando la colpa alla crisi, al governo che ha tagliato, al patto di stabilità, alle mancate entrate. Questa situazione ha costretto lui e la giunta a tagliare alcuni servizi essenziali, soprattutto quelli per le fasce cosiddette deboli; ad esempio sappiamo che quest’anno il comune non contribuirà come gli altri anni a finanziare il lavoro degli operatori sociali nei campus estivi per bambini, ma tagliando il 50% della spesa rispetto agli anni passati. Sono 4 anni che il sindaco piange per questa situazione, si dispera, sbatte i pugni sul tavolo fa di tutto per trovare soluzioni, cerca di essere vicino ai cittadini più deboli, ma poi si prodiga per: assumere un portavoce; assumere una segretaria; nominare nuovi dirigenti; dare premi.
In uno degli ultimi consigli comunali il sindaco, in occasione dell’approvazione del rendiconto di gestione (avvenuto anche grazie a chi ha fatto abbassare il quorum), è ritornato sui tagli dicendo: “Nel bilancio di previsione ci sono da tagliare tanti soldi, dobbiamo tagliare APO, dirigenti, segretari; andranno fatte scelte serie, una serie di situazioni; pretendo dalla maggioranza che ci dica dove prendere e spostare i soldi; le scelte sono condizionate da dei tagli per un bilancio che dovrà ribattere con il patto di stabilità; per fare un bilancio sarà indispensabile razionalizzare le spese”. Tutto giusto, in teoria, poi in pratica si prendono due professionisti nel settore legale.
Vorremmo capire come mai si assumono fino al 2016 due legali da 20 mila euro e si pagano parcelle ad avvocati esterni per situazioni gravose come il ricorso alla consulta per la bocciatura del PRG. In nome di cosa gli avvocati in questione sono nominati vice-dirigenti? Caro sindaco in nome della trasparenza e dei famosi tagli tanto invocati, ci dia una spiegazione plausibile soprattutto in virtù della consulenza e dei risultati avuti dalla ditta Maggioli a suo tempo.