Almeno 5', 6' di tempo persi per cercare un varco, un passaggio per raggiungere uno spoletino colto da un malore. E' quanto capitato poco fa, subito dopo le 18, nella centralissima Via Garibaldi. Il centralino del riceve la chiamata di soccorso e fa uscire l'ambulanza in codice 'rosso'. Segno che la situazione è gravissima, si parla di un sospetto infarto. Il personale lascia l'ospedale e arriva nella centralissima Piazza Garibaldi: è la strada più veloce per raggiungere il poveretto che vive lungo Corso Garibaldi al n. 82. Ma la strada presente una catena di sbarramento, con tanto di lucchetto, messa subito dopo i lavori di rifacimento del manto stradale realizzati dalla Vus. L'operatore sanitario cerca in tutti i modi di forzarlo. Ma non ce la fa. Si decide così di provare ad entrare da un'altra parte. Il mezzo a sirene spiegate imbocca per Via dell'Anfiteatro e da qui in Via dei Gesuiti (meglio nota come piazzetta delle erbe).
Ma anche qui è stato messo un altro blocco. E anche qui ben due lucchetti di cui non si sa chi detenga le chiavi. Intanto il medico e l'autista si precipitano a piedi per raggiungere l'abitazione del pensionato e prestargli le prime cure del caso. Al momento non si conoscono le sue condizioni.
Lungo la via scoppia la rabbia: dai negozi e dalle finestre degli appartamenti partono urla di protesta. C'è chi decide per una azione di forza. E' un giovane spoletino che, armato di mazza, fa saltare i lucchetti. Uan soluzione che consentirà nei minuti successivi all'autista di portare l'ambulanza sotto casa del paziente che viene trasportato al nosocomio spoletino.
Ma lo scandalo in città e scoppiato ed è certo che sulla vicenda si dovrà far chiarezza.
Contrastanti invece le voci che vorrebbero una vigilessa intenta a prendere il numero di targa del mezzo di soccorso. “Ho ricevuto pochissimi minuti fa la telefonata del nostro autista – dice Calvani dal telefonino – che mi ha raccontato la vicenda. E' comunque una situazione gravissima che intendo subito chiarire con il primo cittadino”.
Secondo altri testimoni invece la vigilessa si è avvicinata all'ambulanza proprio per agevolare le operazioni dal momento che intorno alla stessa si era formato un gruppetto di persone. “Lo posso confermare – dice a Tuttoggi.info Fabio, un ufficiale che abita in zona – resta però lo scandalo di questi paletti che sono cementati. Per cui non solo non si sa chi tiene le chiavi, ma in caso di emergenza non c'è neanche la possibilità di toglierli”.
I primi a prender posizione sono alcuni consiglieri di Pdl e Cdl (Gianmarco Profili, Maurizio Hanke, Giampiero Panfili e Gianluca Speranza) che hanno contattato le redazioni annunciando per lunedì un esposto alla procura della repubblica.
(Carlo Ceraso)
Modificato alle 21.30