SPOLETINA ACCUSATA DI FALSA TESTIMONIANZA. PM MANDA ATTI AL TRIBUNALE. - Tuttoggi.info

SPOLETINA ACCUSATA DI FALSA TESTIMONIANZA. PM MANDA ATTI AL TRIBUNALE.

Redazione

SPOLETINA ACCUSATA DI FALSA TESTIMONIANZA. PM MANDA ATTI AL TRIBUNALE.

Ven, 07/12/2007 - 20:33

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Colpo di scena alla prima udienza per il processo che vede coinvolti quattro ragazzi accusati di aver ingaggiato una rissa, durante lo scorso mese di marzo, fuori dal Bar Roma in Via Guglielmo Marconi. I quattro, tutti originari del napoletano, furono arrestati dalla polizia e rimessi in libertà dopo tre giorni. Ma quella vicenda non apparve sin dall'inizio molto chiara. Come ha confermato questa mattina anche uno degli agenti intervenuti sul posto, la situazione era confusa dal momento possibile risalire a tutti i partecipanti alla rissa. I napoletani inoltre non sembra che avessero litigato fra di loro. Già, allora con chi? Probabilmente con altri ragazzi di Spoleto che però l'avrebbero finora fatta franca. E' questa almeno l'ipotesi avanzata dalla difesa dei quattro napoletani, affidata all'avvocato Roberto Coricelli (nella foto di repertorio). Forse più di una ipotesi visto l'epilogo dell'udienza di oggi. Perchè dopo la tetimonianza del poliziotto e quella di un metronotte, è stata la volta di una ventenne spoletina che ha assistito al fatto: la ragazza fu sentita subito dopo la rissa confermando di aver visto un suo amico in difficoltà e di esser intervenuta per dividere i litiganti, ma di aver ricevuto una gomitata al collo da uno dei napoletani. Di più. Tre giorni dopo la ragazza ha sporto formale querela contro l'aggressore. Ma oggi pomeriggio ha fornito una versione diversa, asserendo che quel suo amico stava fermo in strada e assiteva al litigio. Incalzata dal pubblico ministero prima la dottoressa Roberta Maio, e dall'avvocato Coricelli dopo, la spoletina è caduta in più di una contraddizione. A nulla è valso l'invito dell'accusa a riflettere su quanto stava asserendo. La ragazza non ha saputo fornire una spiegazione coerente dei fatti e alla fine il pm ha chiesto che le sue dichiarazioni fossero trasmesse al tribunale perchè valutasse l'ipotesi di indagarla per falsa testimonianza.

s.c.


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