SPACCIO COCAINA: INIZIATI INTERROGATORI. UNO DEGLI ARRESTATI RESPINGE LE ACCUSE “USO PERSONALE”. TREMA LA SPOLETO BENE - Tuttoggi.info

SPACCIO COCAINA: INIZIATI INTERROGATORI. UNO DEGLI ARRESTATI RESPINGE LE ACCUSE “USO PERSONALE”. TREMA LA SPOLETO BENE

Redazione

SPACCIO COCAINA: INIZIATI INTERROGATORI. UNO DEGLI ARRESTATI RESPINGE LE ACCUSE “USO PERSONALE”. TREMA LA SPOLETO BENE

Lun, 25/01/2010 - 16:27

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Respinge le accuse lo spoletino arrestato a Trento con l’accusa di essere uno dei capi della banda di giovani spacciatori sgominata venerdì scorso dalla procura della repubblica di Spoleto. Si è concluso poco fa il suo interrogatorio, al termine del quale l’avvocato Roberto Coricelli ha presentato istanza di scarcerazione per il suo assistito (in subordine chiederà il trasferimento nel carcere di Spoleto per riavvicinarlo alla famiglia). Il giovane avrebbe ammesso le proprie colpe quale assuntore di cocaina, ma non quella di spacciatore, ancor meno di essere una delle ‘menti’ della gang. Nonostante le dichiarazioni di una delle ragazze indagate (3 le donne coinvolte) che lo descriverebbero come uno di quelli che nella struttura criminale aveva un ‘ruolo di peso’. Ed è proprio sulla attendibilità, o meglio “inattendibilità della giovane” (ex fidanzata del giovane ristretto a Trento) che la difesa ha incentrato la propria attenzione. “Non appare credibile la consistenza del presunto traffico così come sostenuto da questa co-indagata” dice l’avvocato Coricelli. Più difficile sarà comunque smontare il quadro accusatorio mosso dai carabinieri di Spoleto – coordinati dal pm Massimo Casucci – che si basa su mesi e mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno portato all’arresto degli 8, 4 albanesi e 4 spoletini (fra questi anche un agente di polizia penitenziaria) e all’iscrizione nel registro degli indagati delle 3 ragazze e di altri 2 ragazzi. Tutti di età compresa fra i 20 e i 30 anni. Anche a Spoleto sono cominciati gli interrogatori di garanzia. Intanto però sono molti quelli che in queste ore stanno tremando per le possibili conseguenze di questa inchiesta che potrebbe avere ulteriori sviluppi. Nel fascicolo della procura, infatti, sarebbero contenuti i nomi di decine di giovani assuntori – per lo più di buona famiglia (molti gli studenti) – che si rivolgevano alla banda per lo sballo del week end. In effetti, a dispetto della giovane età, la gang, secondo l’ipotesi accusatoria, era in grado di spacciare 1 etto di cocaina a settimana con un ricavo di 5-6mila euro.


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