Il 2007 e' stato un anno disastroso per quanto riguarda il numero e l'estensione degli incendi in Italia.
Il Corpo Forestale dello Stato ha contato in totale 10.614 incendi. Il 50% in più rispetto al 2006, con 23 vittime, 227.729 ettari di superficie bruciata di cui 116.602 ettari di bosco.
Il 27% di essi ha riguardato aree protette: 62.309 ettari di terreno di cui 34.106 boscati.
Quelle maggiormente colpite sono quelle della Campania e della Calabria, ma anche in Abruzzo sono andati in fumo oltre 10.000 ettari di superficie protetta.
Quest'anno c'è stato un netto calo degli incendi, rispetto al 2007: il numero dei roghi è diminuito del 60% in Umbria, gli ettari bruciati addirittura del 90%in meno.
Secondo i dati del Corpo forestale dello Stato, dall'1 gennaio al 22 luglio ci sono stati 1.646 roghi (3.945 nello stesso periodo del 2007), che hanno bruciato 10.333 ettari (78.578 nel 2007). La Calabria, in questa classifica negativa, si trova al primo posto con 200 roghi, ci sono poi Campania (158), Puglia (140), Toscana (138), Lazio e Sicilia (124), Lombardia (111), Basilicata (101) e Sardegna (100).
In Umbria dunque c'è stata una sostanziale diminuzione degli incendi, che ogni anno devastano immense aree di grande importanza naturalistica.
Il corpo forestale, insieme a vigili del fuoco e alla protezione civile, stanno equipaggiandosi sempre meglio per la lotta allo spegnimento degli incendi, inoltre stanno sviluppando nuove strategie per la prevenzione dei fuochi, specie se di origine dolosa.
E' ovvio che, anche il potenziamento degli strumenti giuridici è uno mezzo fondamentale per scoraggiare e in un secondo momento punire i responsabili che si macchiano di un crimine così pericoloso nell'immediato e così devastante per il futuro di tutti.