Nascondeva lo stupefacente sotto terra in un fondo attiguo alla sua abitazione, diviso da un muro di confine. Questo lo stratagemma architettato da un cittadino di origine albanese per eludere i controlli della Polizia, ed eventualmente uscirne pulito. Residente a San Giustino, da pochi mesi sul territorio nazionale, il 26enne, incensurato, aveva messo in piedi un fiorente mercato dello spaccio di cocaina. L’uomo operava tranquillo e sicuro, convinto che la sua “trovata” gli consentisse di non essere scoperto. Gli agenti del Commissariato di Città di Castello lo hanno però colto in flagrante, arrestandolo, mentre recuperava un barattolo di vetro con all’interno diverse dosi di cocaina, già pronte per la vendita.
Trentotto grammi di stupefacente destinati al mercato tifernate, interrati e coperti da diversi oggetti in disuso, in maniera tale da renderne difficoltosa l’individuazione. Precauzioni che, a quanto pare, sono risultate insufficienti. L’uomo è stato portato al carcere perugino di Capanne.