Smaltimento e traffico rifiuti, perquisizioni in Gesenu e Tsa: 12 indagati dalla Dda - Tuttoggi.info

Smaltimento e traffico rifiuti, perquisizioni in Gesenu e Tsa: 12 indagati dalla Dda

Sara Minciaroni

Smaltimento e traffico rifiuti, perquisizioni in Gesenu e Tsa: 12 indagati dalla Dda

Otto perquisizioni e 12 indagati, 50 uomini del nucleo investigativo della Forestale impegnati nell'inchiesta della Procura | Gesenu, "massima fiducia nella magistratura"
Lun, 12/10/2015 - 12:10

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Otto perquisizioni e 12 indagati (di cui 8 per associazione a delinquere), 50 uomini del nucleo investigativo della Forestale impegnati. Sono questi i numeri al momento dell’inchiesta che la Procura ha avviato e che ha portato questa mattina, lunedì 12 ottobre,  ad un blitz del Corpo Forestale dello Stato nella sede della Gesenu a Ponte Rio di Perugia e nelle altre sedi, nelle discariche di Pietramelina e Borgo Giglione e nelle sedi di Tsa al Trasimeno e in due laboratori di analisi e in un’azienda collegata di Assisi che si occupa del trattamento intermedio dei rifiuti.

Gli uomini della Forestale di Perugia con il supporto dei colleghi di Terni sono arrivati nella mattina di oggi (lunedì, 12 ottobre): un blitz in piena regola per l’acquisizione di documenti, quello che hanno eseguito in tutte le sedi dove risiedono uffici amministrativi e dirigenza della partecipata che gestisce lo smaltimento dei rifiuti anche nel capoluogo umbro e nelle sedi di Tsa. Smaltimento e traffico illecito di rifiuti l’ipotesi di reato al centro dell’indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato. L’inchiesta viene coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia e su di essa viene mantenuto il massimo riserbo. Sarebbero comunque 12 gli indagati per lo smaltimento ed il traffico di rifiuti, ma a otto di loro, secondo indiscrezioni, viene contestata anche l’associazione per delinquere.

Una lunga giornata quella degli uomini della Forestale, diretti  dal comandante regionale, Guido Conti e coordinati sul posto dal comandante del provinciale Nipaf (nucleo investigativo polizia ambientale e forestale) Valentina Montinari per un’indagine che risponde al sostituto procuratore Valentina Manuali. Le operazioni in esito ad una inchiesta che ha preso piede diversi mesi fa sono state coordinate con un briefing già nella giornata di venerdì per poi concretizzarsi questa mattina con il blitz negli uffici e nelle sedi descritte.

Acquisizione documenti e ispezione in discarica. In particolare documenti sono stati acquisiti nelle sedi di Pietramelina, via della Molinella e Ponte Rio per quanto riguarda gli uffici della Gesenu, mentre a Magione e Borgo Giglione per quanto riguarda Tsa. In totale sarebbero stati verificati 6 uffici legali con perquisizioni documentali e presumibilmente sequestri di documenti. Tra i 12 indagati ci sarebbero figure di spicco dell’attività delle aziende dei rifiuti ma anche tecnici dei laboratori interni nelle cui attività potrebbero essere state supposte delle irregolarità.

Ispezioni al momento ancora in corso sono state eseguite, anche con l’ausilio dei tecnici dell’Arpa supervisionati dagli uomini del Nipaf nell’impianto di Pietramelina, ma non si esclude che nelle prossime ore allo stesso tipo di ispezione possa essere sottoposta anche la discarica di Borgo Giglione.

Nei confronti delle indagini, Gesenu Spa ha dichiarato a sua volta di avere messo nelle mani del Corpo Forestale dello Stato, recatosi nelle sedi e negli stabilimenti aziendali nel comune di Perugia, tutta la documentazione inerente. “Riguardo al procedimento in corso l’azienda Gesenu Spa – si legge in un comunicato – ripone la massima fiducia nell’operato della Procura della Repubblica e del Corpo forestale dello Stato per addivenire ad un veloce accertamento della verità“.

Percolato e compostaggio. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero in particolar modo le attività di compostaggio e quelle relative alla gestione del percolato (liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi). Prelievi di campioni di acqua e terreno sono stati effettuati anche al fine di capire se infiltrazioni di percolato hanno oltrepassato le misure di sicurezza previste per legge e hanno raggiunto terreni circostanti o corsi d’acqua. Per questo saranno fondamentali gli esiti delle analisi dell’Arpa. Mentre tra i documenti si cercano elementi atti a comprendere se nella gestione e nello smaltimento del percolato vi siano state irregolarità.

Tra le violazioni ipotizzate a vario titolo anche quella dell’articolo 260 del Testo Unico Ambientale, il reato più grave in tema ambientale che punisce “Chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti è punito con la reclusione da uno a sei anni”. 

I sindaci del Trasimeno. “Fare chiarezza il prima possibile, per noi sindaci è un fulmine a ciel sereno: su discarica di Borgogiglione e sul gestore Tsa, azienda di cui i comuni del lago sono soci maggioritari, abbiamo infatti sempre avuto giudizi positivi, anche da parte di soggetti terzi ed imparziali”. I sindaci dell’area del Trasimeno – Corciano, Castiglione del Lago, Magione, Città della Pieve, Passignano, Panicale, Piegaro, Tuoro e Paciano – affidano ad una nota congiunta un commento sull’inchiesta Gesenu/Tsa di cui si è avuta notizia lunedì mattina dagli organi di stampa.I sindaci ribadiscono “massima fiducia nella magistratura” invitandola “a chiarire con rapidità gli aspetti e le responsabilità che emergono dall’inchiesta, in particolare quelle che secondo gli inquirenti ricadrebbero su Trasimeno servizi ambientali (Tsa). Sulla base degli elementi in nostro possesso – sottolineano i primi cittadini, riuniti nella conferenza dei sindaci del Trasimeno – la discarica di Borgogiglione è uno dei siti di smaltimento rifiuti con i migliori parametri ambientali in Umbria ed il gestore Tsa è un’azienda a maggioranza pubblica che ha sempre lavorato, a partire dai propri vertici, in maniera trasparente e professionale. Sull’aspetto che più preoccupa dell’inquinamento – specificano – è bene ricordare, per evitare allarmismi, che oltre alle analisi interne, il sito di Borgogiglione è monitorato anche dall’Agenzia di protezione ambientale dell’Umbria (Arpa). Questa, protagonista anche di un protocollo aggiuntivo di monitoraggio, non ha mai ravvisato – concludono i sindaci – problemi significativi legati alla gestione dell’impianto e all’interazione tra questo e l’ambiente circostante: ciò nonostante, nel caso fosse necessario, si è pronti ad adottare immediati provvedimenti a tutela dell’ambiente”.

Dal Comune di Perugia L’Amministrazione comunale ha appreso attraverso i media la notizia di un’indagine che  riguarda la Gesenu. Nella duplice veste di socio e di utente, sta seguendo con attenzione la situazione, soprattutto nell’ottica di tutela dei propri cittadini. Il Sindaco ha già provveduto a raccordarsi con gli amministratori di nomina pubblica affinché il Comune sia  tempestivamente informato sull’evolversi della situazione, anche al fine di valutare eventuali iniziative da intraprendere.

(Immagini di repertorio)

©Riproduzione riservata

Ha collaborato Alessia Chiriatti

 Ultimo aggiornamento ore 19.14

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