Il giudice Chiara Mastracchio assolve con formula piena amministratori e tecnici coinvolti. Il sindaco "Non siamo malfattori"
Sono stati assolti perché “il fatto non sussiste”, il sindaco Guido Grillini, il vicesindaco Sandro Spaccasassi e l’ing. Gianni Poggetti, difesi dall’avvocatessa Maria Di Paolo dalle accuse a seguito della vicenda legata al servizio bar e ristorazione della piscina comunale. Lo rende noto l’amministrazione che in un comunicato riporta la sentenza del 9 luglio nella quale il giudice Chiara Mastracchio assolve con formula piena amministratori e tecnici coinvolti. Secondo quanto riferito dal Comune i fatti risalgono al 2016.
I fatti
“Il partito d’opposizione – scrive l’amministrazione comunale – mise in dubbio la legittimità riguardante il rinnovo del contratto di gestione del servizio bar e ristorazione della piscina comunale di Calvi dell’Umbria, situata nell’area dei campi sportivi, in Via Peiting, 1. Ma il contratto, in equo canone, era stato stipulato addirittura dalla precedente amministrazione che avrebbe dovuto, eventualmente, disdirlo entro i termini di legge che cadevano in una data in cui era in carica la giunta precedente”.
“Il fatto non sussiste”
“Il fatto dunque – sottolinea sempre il Comune – non sussiste e i tre amministratori hanno potuto tornare agli onori della cronaca con l’orgoglio di chi vuole amministrare il comune con trasparenza e secondo una visione di evoluzione e miglioramento della qualità della vita di tutti gli abitanti”. “La sentenza – dichiara Grillini – mette in evidenza che non eravamo dei malfattori”.