Celebrata questa mattina a Perugia la Festa dell’Arma, nella significativa cornice dei Giardini del Frontone, già sito adibito nel secolo XV a Piazza d’Armi dal Condottiero Braccio da Montone. Una scelta mirata a riaffermare ed esaltare il legame dei carabinieri con le Istituzioni locali e con la popolazione di Perugia.

Presenti le massime autorità regionali, come pure quelle provinciali e comunali, insieme ai labari delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, dei gonfaloni della Regione Umbria, delle Province e del Comune di Perugia, i carabinieri si sono schierati in un Reparto di formazione rappresentativo di tutte le componenti dell’Arma presenti in Umbria: Arma territoriale, Comandanti di Stazione, Nuclei Radiomobili, Investigativi e Operativi, Reparti Speciali, militari sciatori, cinofili, natanti e polizia militare.

Il Comandante della Legione, Generale di Brigata Claudio Curcio, dopo aver passato in rassegna lo schieramento ricevendo gli onori militari, ha tenuto la prolusione commemorativa.

L’alto ufficiale ha rivolto il saluto alle Autorità intervenute ed ha compiutamente tracciato il bilancio dell’attività dell’Arma in Umbria nel corso dell’anno precedente. (vds. allegati libretto illustrativo e discorso commemorativo)

La cerimonia è proseguita con la consegna delle “ricompense” ai militari maggiormente distintisi nell’attività di servizio nel corso dell’anno precedente, concesse loro per l’impegno, la dedizione e lo spirito di sacrificio con i quali hanno operato sul territorio affrontando situazioni di particolare rischio o malviventi in flagranza di reato ovvero sviluppando e concludendo con successo complesse e prolungate attività investigative (vds. elenco allegato).

In particolare è stato ricordato il sacrificio del Maresciallo Andrea Angelucci di Spello, ucciso a Volperino nel Comune di Foligno il 1° ottobre 2009 da un malvivente in fuga il cui padre Dario ha ritirato la Medaglia d’Oro alla Memoria per atti di eroismo concessa al figlio dalla Fondazione Carnegie.

I militari premiati costituiscono uno spaccato della compagine regionale dell’Arma che nell’insieme si è dedicata alla vigilanza, alla prevenzione ed al contrasto ad ogni forma di criminalità con quotidiana costanza e perseveranza.

Particolarmente significativa è stata poi la lettura di due scritti pervenuti al Comandante della Legione in cui veniva segnalato l’operare di alcuni Carabinieri che, nello svolgimento quotidiano del proprio dovere, con abnegazione, hanno compiuto azioni meritorie ottenendo il plauso e la riconoscenza dei cittadini interessati.

Alla cerimonia ha partecipato un Gruppo Storico del “Palio dei Terzieri” di Città della Pieve a testimonianza dei legami con il territorio e dell’attaccamento alle tradizioni locali e regionali che anche in Umbria contraddistingue l’Arma dei Carabinieri.

Folta la rappresentanza dei familiari, come pure della cittadinanza che ha così inteso esprimere la propria vicinanza ai carabinieri per l’impegno che quotidianamente essi profondono a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Presente anche una nutrita rappresentanza di alunni della scuola primaria “Borgo XX Giugno” e della scuola media “San Paolo” di Perugia.

La cerimonia ha avuto termine con gli onori finali resi al Comandante della Legione. L’evento è stato reso possibile anche grazie alla concreta disponibilità e cooperazione, invero espressione di un costante e consolidato rapporto sinergico concretamente apprezzabile sul territorio, dell’Amministrazione Comunale di Perugia.

L’Arma ha rivolto un particolare ringraziamento a tutti coloro i quali, con la propria collaborazione o con la semplice partecipazione, hanno reso possibile la buona riuscita dell’evento.

“La mia presenza alle celebrazioni dell'Arma – ha detto nel suo intervento la presidente della regione Marini- vuole testimoniare la vicinanza delle Istituzioni umbre ai Carabinieri che nella nostra regione, come in tutto il Paese, rappresentano un fondamentale presidio di legalità, democrazia e della stessa unità nazionale”.

“L'irrinunciabile ruolo dell'Arma – ha proseguito la Marini- , grazie al lavoro delle migliaia di donne e uomini che sono al servizio dello Stato nei diversi settori in cui operano, dalla sicurezza sul territorio a quello della tutela dell'ambiente, della salute, fino alle missioni all'estero, merita da parte nostra e di tutti i cittadini un profondo rispetto e apprezzamento, oltre che uno spirito di collaborazione e cooperazione”.