Scherzo di cattivo gusto o atto intimidatorio? Difficile stabilirlo con certezza. L’unica cosa certa è lo ‘sfregio’ che due notti fa alcuni ignoti hanno disegnato sull’auto dell’amministratore unico dell’A.Se. Angelo Musco. Il quale, nell’ultima settimana, è balzato per due volte agli onori delle cronache per aver denunciato un presunto malcostume all’interno della sua azienda. Prima con un esposto alla Procura della Repubblica in merito ad un certificato di malattia giudicato quantomeno sospetto (leggi qui), poi durante l’audizione in commissione controllo e garanzia quando ha parlato di una elevata percentuale di assenteismo dei suoi dipendenti.
E’ stato lo stesso Musco a rendere pubblico il danno alla sua auto, fotografandolo e postandolo sul suo profilo facebook seguito da questo commento: “Qualcuno dirà “te la sei cercata”, ma nulla e nessuno potrà convincenrmi dell’opportunità di chiudere gli occhi come Amministratore (finchè rivestirò la carica) o come semplice cittadino di fronte ad abusi, malcostume o spreco di risorse pubbliche”.
Tra i commenti al post di Musco è arrivato anche quello del suo predecessore alla guida dell’Azienda Servizi Roberto Loretoni, che ha comunicato al collega “Tutta la mia solidarietà. Quando accadono simili episodi vuol dite che si e’ fatto centro. Non ci si deve far intimidire e avanti sempre con la schiena dritta e fiducia nella giustizia”. Loretoni è stato definitivamente scagionato di recente dalla denuncia per mobbing mossa da alcuni suoi ex dipendenti.