SENZA DI NOI: QUI PERUGIA DOVE IL CIELO E' GIALLO COME IL SOLE. TANTI ITALIANI ALLO SCIOPERO DEI MIGRANTI - Tuttoggi.info

SENZA DI NOI: QUI PERUGIA DOVE IL CIELO E' GIALLO COME IL SOLE. TANTI ITALIANI ALLO SCIOPERO DEI MIGRANTI

Redazione

SENZA DI NOI: QUI PERUGIA DOVE IL CIELO E' GIALLO COME IL SOLE. TANTI ITALIANI ALLO SCIOPERO DEI MIGRANTI

Mar, 02/03/2010 - 18:30

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Non solo immigrati, ma anche tanti italiani nell'onda gialla che, ieri, ha invaso le strade del centro storico di Perugia. Sono state oltre 600 le persone che hanno partecipato alla manifestazione lungo Corso Vannucci per sostenere i diritti degli immigrati e denunciare ogni forma di razzismo. “Una giornata senza di noi”, questo il titolo dell'iniziativa che ha coinvolto 60 piazze italiane e che si è legata anche alla protesta organizzata in Francia, in Grecia e Spagna.

“Il 1 marzo non è una data scelta a caso – ha sottolineato Michele Mommi, uno degli organizzatori della giornata a Perugia -, ma richiama ad una data significativa per la popolazione francese, infatti il 1 marzo del 2005 il governo transalpino ha promosso una legge contenente misure molto restrittive riguardanti le politiche di immigrazione”.

Un grido unanime si è levato contro il razzismo e contro le leggi recentemente approvate, soprattutto contro il permesso di soggiorno a punti, dichiarato da molti vergognoso. “Io chiedo il rispetto dei diritti fondamentali della persona: prima di tutto la dignità, poi la residenza, il permesso di soggiorno; chiedo che siano compresi i nostri problemi e di non fare leggi senza fondamento. Se una persona non ha lavoro, come fa a rinnovare il permesso di soggiorno? La crisi la stiamo vivendo tutti. Io vivo in Italia da 7 anni, mio marito da 20. Abbiamo due figli e ora che non c'è lavoro la situazione si è complicata; prima stavamo abbastanza bene perché lavoravamo, ora abbiamo un sacco di difficoltà. Rispetto ad altri cittadini stranieri mi sento molto fortunata perché ho il permesso di soggiorno”. Questo il disperato commento di una donna algerina alla quale si è associato anche Michele Mommi:”Questa giornata, lo sciopero dei migranti, serve per fare capire la loro importanza nell'economia italiana. Da una recente indagine è emerso che il lavoro degli immigrati influisce per il 10% sul PIL italiano. Abbiamo deciso di portare avanti questa manifestazione anche per questo, oltre che per cercare di sconfiggere il razzismo istituzionale che sta condizionando sempre di più l'agenda politica. Vogliamo dare un segnale forte in questo senso. Ci sono anche italiani che manifesteranno oggi, perché la manifestazione è aperta anche a chi si sente straniero in patria, chi si sente estraneo al clima che c'è in Italia”.

“Personalmente non ho mai avuto grossi problemi – dice Ismael Ali Mouktar -, sono diversi anni che vivo qui a Perugia. Sono venuto a manifestare perché intorno a me vedo tante persone che soffrono per queste norme dal sapore razzista. Può darsi che un domani anch'io ne soffrirò. Anche tanti italiani hanno aderito al nostro sciopero perché oggi c'è il permesso di soggiorno a punti, domani ci potrebbe essere il passaporto italiano a punti”.

Molti gli striscioni e i cartelli con frasi come “No al razzismo istituzionale”, “Italiani e migranti per una nuova cittadinanza”, “Troppa intelligenza nessun diritto”, “Siamo tutti cittadini”. Fra queste, e non poteva non esserci, una grande bandiera della pace. Il corteo, partito da piazza Italia, ha percorso corso Vannucci per arrivare in piazza IV Novembre dove si è svolta la manifestazione conclusiva con l'intervento dei partecipanti. Presente, fra gli altri, il sindaco Wladimiro Boccali che ha espresso un “fermo no alla xenofobia, allo sfruttamento dei lavoratori, alla negazione dei principi di solidarietà e di accoglienza”. Alla manifestazione hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle associazioni sindacaliste, tra cui la Cgil. “Si può sempre fare di più sul versante dell'integrazione – ha affermato Manlio Mariotti – penso che il modo migliore per costruire una giusta integrazione sia quello di non considerare mai raggiunto l'obiettivo. Perugia per la sua storia, la sua cultura, la sua caratteristica di 'città aperta' è per fortuna più avanti rispetto ad altre città, ma proprio perché Perugia è sede di così tante pluralità, così tante culture diverse, abbiamo la necessità di fare sforzi ulteriori per arrivare a debellare ogni forma di razzismo e garantire i diritti di tutti i migranti”.

Video: le interviste a Ismael Ali Mouktar, Michele Mommi, Wladimiro Boccali, Manlio Mariotti e ad una donna algerina.


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