Si apre quest’oggi la XXXII edizione di Segni Barocchi Festival, in programma, tra Foligno e Montefalco, dal 27 agosto al 17 settembre.
L’apertura della rassegna, curata dal soprintendente artistico Massimo Stefanetti, coincide con il terzo intervento di mostre sulla fiaba barocca che quest’anno riguarda “Fiabe alla corte di re Sole”, illustrate da Barbara Lachi. La mostra con libro d’artista verrà inaugurata a Palazzo Deli (nuova sede della biblioteca ragazzi alle 11) e resterà aperta fino alla giornata conclusiva del festival.
Nello stesso giorno il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “Belli” presenta “Intermezzi dimenticati del Settecento”, prime esecuzioni in tempi moderni: “Pipa e Barlafuso” (1716) di Antonio Caldara e “La Zingaretta” (1731) di Leonardo Leo (Foligno, Auditorium Santa Caterina, ore 21,15).
“Tra un atto e l’altro di un’opera seria, per gran parte del XVIII secolo – sottolinea Giorgio Bongiovanni, regista dello spettacolo – gli spettatori in teatro vedevano affacciarsi alla ribalta due o tre buffi personaggi, solitamente caratteri di Commedia dell’Arte, che durante l’intervallo intrattenevano l’uditorio con brevi divertenti storielle. Un esercito di vecchi burlati, amanti respinti e servette maliziose, migrati dalle piazze dei mercati alle orate sale teatrali, coi loro intermezzi buffi riscuotevano talvolta maggiore successo della stessa opera che li ospitava. Le ragioni di quel successo sono le stesse che ancora oggi ci fanno sorridere”.
Domenica 28 agosto, nella chiesa di San Nicolò di Foligno, alle 18, Manolo Rivaroli e Oscar Mattioli propongono il concerto vocale e strumentale “Dove, dove sparir” con musiche di Frescobaldi, Froberger, Sances, Scarlatti, Haendel.
Il duo nasce dall’incontro tra Manolo Rivaroli, voce interessante del panorama musicale umbro per la versatilità della voce e Oscar Mattioli, noto organista e clavicembalista umbro, da sempre attratto dall’esecuzione su strumenti originali e dal relativo recupero delle prassi esecutive rinascimentale e barocca.
