Decine e decine di segnalazioni, in questi giorni, sono arrivate ai vari sportelli territoriali altotiberini delle aziende fornitrici di energia elettrica.
Secondo quanto riportato dai cittadini, in numerose case si sono presentati due giovani vestiti di tutto punto (entrambi uomini tra i 20 e i 25 anni) che, spacciandosi per addetti Hera Comm, hanno proposto “un’offerta vantaggiosa”, in realtà il “solito” stratagemma per carpire dati personali e vendere contratti onerosi con servizi mai proposti.
Nello specifico uno dei due, più attivo dell’altro (molto taciturno), invitava le vittime a firmare delle carte, e quindi recedere dal contratto con la propria azienda fornitrice, per non ritrovarsi 20 euro in più su ogni bolletta per il noleggio del contatore.
Solo nella mattinata di ieri (venerdì 22 novembre) sono arrivate oltre 10 segnalazioni negli sportelli di Città di Castello. Le zone più colpite, infatti, sono state quelle dei quartieri tifernati di La Tina e Riosecco, dove addirittura, sempre secondo quando riportato da un cittadino, il finto operatore “chiacchierone” avrebbe anche aggredito verbalmente una signora “dubbiosa”, arrivando fino a farla piangere. Il giovane, forse non troppo esperto dei raggiri, ha inoltre commesso l’errore di lasciare le sue generalità (risultate autentiche anche dai social) ad un potenziale cliente, facilitando in maniera clamorosa un’eventuale riconoscimento o indagine delle forze dell’ordine.
Sicuramente l’attività dei due non avrà vita ancora lunga, anche perché tutti i segnalatori hanno firmato il reclamo nei rispettivi sportelli per attivare le indagini. Le aziende tengono a precisare che, in caso di reali problemi riguardanti i contatori, si presenterebbero solo addetti di E-distribuzione, il cui arrivo sarebbe prima annunciato da appositi avvisi. In ogni caso è sempre consigliata la massima prudenza.