Le indagini partite da una denuncia a Cannara hanno permesso di scoprire che la signora aveva 'carpito' diverse identità di ignare persone in tutta Italia per poi giocare con la tecnica del chip dumping
Utilizzava un sito di scommesse online creando tutta una serie di account fasulli per ‘riciclare’ il denaro che aveva asportato da varie carte di debito o di credito una donna residente nella provincia di Napoli che i carabinieri della stazione di Cannara, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino, hanno individuato e denunciato per i reati di sostituzione di persona, frode informatica, utilizzo fraudolento di mezzi di pagamento diverso dal contante e riciclaggio; la signora avrebbe guadagnato circa venticinquemila euro.
A dare il via alle indagini la denuncia di una cittadina cannarese che si era accorta di alcuni movimenti anomali sulla propria carta di debito. Dai primi accertamenti era emerso che qualcuno si era impadronito delle coordinate di accesso del conto della vittima ed era riuscito ad effettuare alcune operazioni di ricarica su un account di una nota piattaforma di scommesse online nel settore sportivo. Nel prosieguo delle indagini, i militari avevano scoperto che l’account di gioco era stato intestato ad una persona completamente ignara, vittima a sua volta di phishing, ovverosia del furto informatico di identità. Interessato l’ufficio antifrodi della società di scommesse, i militari cannaresi sono poi riusciti a scoprire che l’account ricaricato con i soldi della denunciante, unitamente ad altri cinque profili di gioco sempre intestati a terze persone ignare della vicenda, veniva utilizzato sistematicamente per partecipare a delle sessioni di gioco pilotate, al termine delle quali l’importo della vincita veniva trasferito su un unico account, intestato ad una donna, residente nel napoletano.
Con questo raggiro, il cosiddetto “chip dumping”, una pratica adottata da un giocatore che intenzionalmente perde chips in favore di un altro giocatore co-partecipante alla medesima sessione di gioco, la donna poi denunciata riusciva a riciclare il denaro asportato da varie carte di debito o di credito, prelevandolo poi presso gli sportelli dell’agenzia di scommesse mediante i voucher ottenuti con le vincite delle sessioni di gioco pilotate. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il raggiro avrebbe fruttato alla donna il guadagno di circa venticinquemila euro. All’esito delle indagini, tutti gli account individuati sono stati sospesi, i vari intestatari hanno formalizzato le dovute querele per furto di identità e la presunta autrice è stata denunciata alle Procure della Repubblica di Perugia, Napoli, Nola, Benevento, Bari, Lecce e Padova.