Hanno strappato il crocefisso d'oro dal collo di una donna. Senza ritegno e senza un briciolo di compassione durante lo scippo hanno scraventato a terra la vittima, ultaottantenne, in pieno corso Cavour a Perugia. E quell' anziana non sarebbe stato il solo bersaglio di due cittadini tunisini di 25 e 26 anni arrestati dagli agenti della mobile di Peurgia. Il resoconto dell'operazione che, a quanto descritto dal capo della mobile Marco Chiacchiera, ha confini ben più estesi del singolo caso isolato, descrive una vera e propria organizzazione dietro il fenomeno dei borseggi, quelli attribuiti ai due sarebbero almeno una decina. Secondo la ricostruzione uno dei due giovani si occuava dello scippo mentre l'altro, oltre la ruolo di “palo” era anche colui che si recava nel negozio di gioielli per rivendere la refurtiva.
Ma il timore degli agenti è che troppo spesso questo tipo di reati non vengano nemmeno denunciati e l'appello è proprio a non trincerarsi dietro l'imbarazzo o la paura, ma a denunciare senza timore e raccontare l'accaduto, perchè ogni dettaglio può essere utile a ricostruire un puzzle su cui alla questura stanno lavorando da tempo.
In questa vicenda specifica però a finire nel mirino delle indagini sarebbe anche un “compiacente” gestore di un Compro Oro, che avrebbe ricomprato dai due tunisini il crocefisso d'oro strappato dal collo dell'anziana ad un prezzo molto più basso del suo reale valore di mercato e senza registrate la compravendita nell'apposito registro. L'uomo è stato denunciato.