In meno di 40 minuti la governatrice Donatella Tesei ha illustrato le linee programmatiche della prima amministrazione regionale di centrodestra. Economia, sanità, sociale, cultura, turismo, infrastrutture e trasporti. Non “un libro dei sogni“, avverte, ma un piano che, passo dopo passo, ha come obiettivo quello di “far ripartire l’Umbria“.
Tesei parte proprio dai dati che vedono la regione scendere agli ultimi posti delle classifiche nazionali, secondi molti parametri. Non vuole entrare “sulla situazione ereditata”, ma guarda avanti, con una parola d’ordine: “Agire“.
“Economia e lavoro” sono “le priorità assolute“, perché senza tornare a far crescere il reddito delle famiglie e fornire risorse agli enti pubblici si riduce lo spazio di manovra anche per gli altri ambiti che vanno a costituire il livello della qualità della vita di una comunità.
La macchina comunale
Tesei ricorda che dal primo gennaio, quando andranno in servizio diversi apicali della Regione, sarà operata una riduzione dei dirigenti: 40 sui 65 in pianta organica, mentre per i direttori lo schema dovrebbe essere il 3+1, con l’inserimento del super dirigente già previsto.
Il brand Umbria
Punta molto sul “brand Umbria” la governatrice Tesei. E non soltanto per il turismo, ma come terra che riesce ad unire tradizione e innovazione. Per questo, fondamentale saranno i nuovi modi di comunicare l’Umbria, insieme alla sua crescita digitale.
Partecipate: nuovo ruolo per Gepafin e Sviluppumbria
“Troppi tavoli di crisi” afferma Tesei a proposito della situazione economica. Tavoli attivati quando ormai le crisi erano conclamate. Per questo, nella riorganizzazione delle partecipate, annuncia che Gepafin e Sviluppumbria dovranno avere un ruolo diverso, “da ricettivo a proattivo“. Insomma, non più solo “salvatori da ultima istanza“, ma soggetti che offrono occasioni di business e di crescita per le imprese umbre e che riescono ad attrarre capitali e investimenti oltre confine.
Il credito
Quanto al credito, Tesei immagina un sistema di finanziamento, soprattutto per le piccole imprese, che affianchi, completandolo, il tradizionale canale bancario. Per questo gli enti pubblici dovranno reperire risorse, anche razionalizzando la propria gestione.
Concertazione
Il metodo sarà quello della concertazione, già adottato in epoca Lorenzetti. Tavoli di confronto, ha annunciato Tesei, sono già stati aperti con le associazioni di categoria.
Una sanità integrata
Il tema più atteso, anche dalle opposizioni, era quello relativo alla riorganizzazione della sanità. Qui le parole d’ordine sono “coraggio delle scelte e competenza“. L’obiettivo è passare “dal curare al prendersi cura“, migliorando appunto la qualità, la competenza, ma anche la filosofia della presa in carico del paziente.
Tesei parla di sanità umbra “sbandierata” ai primi livelli, mentre invece, afferma, la scadenza della qualità non è solo percepita dai cittadini, ma dimostrata da molti dati, come quelli sulla mobilità passiva dei pazienti e dalla fuga dei primari migliori dagli ospedali della regione.
La riorganizzazione muoverà da una semplificazione delle strutture tecnico-amministrative così da liberare risorse da destinare all’implementazione di quelle socio-sanitarie sul territorio, dove saranno maggiormente coinvolti i medici di base.
Liste d’attesa
L’integrazione non sarà soltanto territoriale, ma anche tra pubblico e privato in convenzione. Per sgravare i pronto soccorso ospedalieri, dirottando i codici bianchi e verdi in strutture territoriali o altre “da agganciare in convenzione“.
E soprattutto per accorciare le famigerate liste d’attesa. A questo proposito, Tesi ha annunciato alcune misure: coinvolgere i medici prescrittori per verificare l’appropriatezza di esami e visite specialistiche; ampliare i servizi ambulatoriali, con aperture anche nei fine settimana e fino alle 24 e ricorrendo, “se necessario“, all’apporto “del privato convenzionato“; effettuare operazioni ed esami di diagnostica a ciclo continuo; effettuare maggiori controlli sull’attività libero-professionale in regime di intra-moeania; prevedere sanzioni per Asl e Ospedali che non rispettano le tempistiche indicate.
Rifiuti: il ciclo si deve chiudere
Altro tema caldo è quello dei rifiuti, con le discariche umbre destinate al rapido esaurimento ed i rifiuti che viaggiano in altre regioni, aggravando i costi. A giudizio di Tesei l’Umbria può chiudere il ciclo dei rifiuti, attraverso una differenziata “spinta” e con il riutilizzo dei materiali, attività che può anche portare occasioni di lavoro e sviluppo economico.
Trasporti e infrastrutture
E pi c’è il tema delle infrastrutture viarie, inadeguate, e dei trasporti. L’idea della presidente Tesei è quella di un sistema integrato, per evitare sprechi di risorse. Senza però cedere sul versante dei servizi offerti e delle infrastrutture, fondamentale elemento di competitività delle imprese e dei territori.
Quanto al trasporto pubblico locale, tema sul quale è in corso una interlocuzione con i sindaci, Tesei è stata perentoria: l’Umbria non può permettersi ogni anno un disavanzo di 15 milioni di euro.
La votazione
Programma, quello della governatrice Donatella Tesei, che è stato approvato senza alcuna sorpresa, con i voti della maggioranza, mentre tutte le opposizioni hanno votato “no”.