San Valentino, l’amore, i giovani sono i protagonisti del fine settimana in cui entrano nel vivo, a Terni, le celebrazioni liturgiche in onore di san Valentino, vescovo e martire, patrono di Terni e dell’amore e copatrono della Diocesi Terni-Narni-Amelia.
“Le feste dei santi patroni sono occasione provvidenziale per le persone e per la comunità diocesana per rafforzare la fedeltà al Signore e la comunione ecclesiale – ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese – Fare memoria della testimonianza del martirio e della specificità del carisma dei nostri patroni è la via della comunicazione del Vangelo ai nostri giorni. Gli eventi celebrativi, che proponiamo, vogliono coinvolgere sempre di più la città e sottolineare gli aspetti legati alla spiritualità di san Valentino e all’attualità di oggi. Quest’anno abbiamo voluto mettere al centro della riflessione dell’attenzione della comunità la famiglia, alla quale san Valentino ha dedicato molto delle sue attenzioni e che, per questo, è conosciuto e invocato come protettore dei fidanzati e dell’amore a cui guardano uomini e donne, da ogni parte del mondo quale testimone e custode dell’amore verso Dio e dell’amore vicendevole nella famiglia e nelle relazioni che sostengono l’impegno umano e civile”.
Le celebrazioni cominceranno sabato 8 febbraio alle ore 20.30 con la fiaccolata-pellegrinaggio dei giovani, dei gruppi sportivi, dei gruppi parrocchiali della diocesi, insieme ai rappresentanti dei movimenti e associazioni giovanili e all’intera comunità diocesana, per accompagnare il trasferimento dell’urna del Santo Patrono dalla basilica di San Valentino in Cattedrale. La processione partirà dal sagrato della basilica di San Valentino e proseguirà lungo via papa Zaccaria, via San Valentino, via Menotti Serrati, via Turati, corso del Popolo, via dell’Annunziata, via del Vescovado, piazza Duomo. In cattedrale la conclusione della processione con la breve preghiera del vescovo padre Giuseppe Piemontese..
Domenica 9 febbraio alle ore 10.00 in Cattedrale a Terni sarà solennemente celebrata la festa diocesana di San Valentino, nel solenne pontificale presieduto dal vescovo Giuseppe Piemontese con i sacerdoti, i diaconi, le associazioni, i movimenti ecclesiali, alla presenza dei rappresentanti delle massime Istituzioni civili cittadine e regionali, autorità militari, del mondo della cultura.
Il solenne pontificale sarà preceduto dall’accoglienza da parte del vescovo del corteo delle Istituzioni e i sindaci dei Comuni della Diocesi, con i rispettivi gonfaloni, che partirà da palazzo Spada alle 9.45.
Durante il pontificale si svolgeranno due segni particolari: i rappresentanti delle parrocchie di Terni offriranno un cero al Santo Patrono e il sindaco Leonardo Latini accenderà la lampada votiva e pronunzierà l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.
Terminato il pontificale, alle ore 11.15 la cerimonia proseguirà con la processione per accompagnare, nella preghiera, l’urna di San Valentino per le vie della città verso la basilica seguendo il percorso: piazza Duomo, via Aminale, corso del Popolo, piazza Ridolfi, piazza Europa, via Garibaldi, rotonda Filipponi, via Piave, rotonda M.L.King, strada delle Grazie, via fratelli Cervi, via G.M. Serrati, via San Valentino, via papa Zaccaria, basilica di San Valentino. Sul sagrato della chiesa ci sarà la benedizione conclusiva del Vescovo. La processione sarà aperta dai figuranti del Centro culturale valentiniano in costumi del 1600 e dagli stendardi degli antichi rioni di Terni, con la partecipazione delle istituzioni civili e militari, delle dame e cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, delle associazioni ecclesiali, sacerdoti e religiosi, ragazzi e bambini e fedeli delle varie comunità parrocchiali cittadine.
Per favorire la partecipazione al solenne pontificale, in Cattedrale e alla successiva processione, dalle ore 9.30 alle ore 12 di domenica 11 febbraio non sono celebrate le messe nelle chiese della città di Terni.
“Lo spostamento temporaneo dell’urna del Santo in Cattedrale – spiega il vescovo – e la successiva processione vuole essere un ulteriore segno della vicinanza di Valentino alle nostre famiglie, alle nostre case e alla nostra città, bisognosa di grazia e di forza spirituale e morale. Ed è anche una espressione di fede e di amore per il Santo manifestata pubblicamente nella processione della gente, che invito ad addobbare e accendere lumi lungo la strada dove passerà la processione”.
La festa del patrono della città di Terni, San Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, durato, secondo la tradizione, ben 76 anni, come maestro di questa città, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore, del matrimonio, della famiglia, ma anche di testimone fino al martirio della coerenza alla fede, della libertà religiosa, del dialogo interreligioso, della cura e preoccupazione per la città. Da Terni, ancora oggi, parte il messaggio di san Valentino: l’amore vero, fedele ed eterno è possibile anche ai nostri giorni alimentato e protetto quotidianamente dall’umiltà, dalla fede in Dio, dalla preghiera costante, dalla pazienza e dal continuo perdono. “Egli doni a tutti noi la grazia della conversione e la voglia di aprirci all’attenzione vicendevole, ai poveri, ai disoccupati e soprattutto ai giovani perché le loro speranze realizzate siano premessa e consistenza delle speranze della nostra città”.
BREVE BIOGRAFIA DI SAN VALENTINO
S.Valentino, cittadino e vescovo di Terni dal 197, divenuto famoso per la santità della sua vita, per la carità ed umiltà, per lo zelante apostolato e per i miracoli che fece. Venne invitato a Roma da un certo Cratone, oratore greco e latino, perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Guarito il giovane, lo convertì al cristianesimo insieme alla famiglia ed ai greci studiosi di lettere latine Proculo, Efebo e Apollonio, insieme al figlio del Prefetto della città. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Terni, consacrato da S.Feliciano vescovo di Foligno nel 197. Preceduto da S.Pellegrino e S.Antimo, fratello dei SS.Cosma e Damiano. Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli.
Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite, racchiuse in una teca, le reliquie del santo: pare che esse siano state portate nella città dai tre discepoli del filosofo Cratone, Apollonio, Efebo e Procuro, convertiti dal futuro santo, e che per questo motivo siano stati martirizzati.