Aggiornamento: Non sembra placarsi la querelle politico-istituzionale tra Spoleto e Foligno sulla questione VUS, l’azienda di gestione acqua e rifiuti in 22 comuni dell’area vasta. Dopo una nota dell’assessore spoletino alle partecipate, Gianmarco Profili, nella quale si chiedono chiare spiegazioni alle scelte del presidente Salari in contrasto con le decisioni dei soci e sul giallo del doppio statuto, inviata martedì scorso, oggi si registra la replica dell’Avvocato Maurizio Salari, presidente della Valle Umbra Servizi, e il pronto sostegno del Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, al proprio assessore.
Di seguito la nota:
“Non abbiamo richiesto le dimissioni di Salari, abbiamo semplicemente chiesto lumi su come il presidente di Valle Umbra Servizi intenda gestire l’azienda. La risposta che ha fornito Salari ha avuto l’effetto di aumentare purtroppo le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi sulla sua gestione”.
“Rigettiamo perciò – continua il sindaco Cardarelli – quelle che il presidente di Vus giudica accuse infondate. Le nostre sono semplicemente delle domande che meritano una risposta ben diversa da quella data da Salari. Tutte le nostre richieste – in primis quella che andiamo invocando da tempo, di individuare un direttore generale esterno – sono state condivise dal coordinamento dei soci e comprovate da documenti e da atti di pubblico dominio. Questa proposta, tendente ad ottenere un reale efficientamento della società, è stata portata avanti fin dal nostro insediamento e mi risulta, tra l’altro, essere stata formulata anni fa anche dai sindaci dell’Unione dei Comuni – Terre dell’Olio e del Sagrantino”.
“Salari invoca le prove. Per ottenerle sarebbe bastato che il presidente di Vus avesse riletto i verbali delle riunioni del controllo analogo cui ha partecipato l’assessore del Comune di Spoleto Gianmarco Profili. I casi più eclatanti sono riscontrabili nei verbali di due sedute:
- una è del 25 maggio 2016, in sede di discussione del budget 2016. In quell’occasione Profili chiese di integrare il documento di programmazione con l’avvio della discussione per portare alla nomina di un direttore generale esterno. Nel verbale è scritto chiaramente come, alla fine della riunione, lo stesso coordinamento dei soci ha espresso parere favorevole al documento finanziario, integrato proprio con le precisazioni e le richieste oggetto del dibattito.
- L’altro verbale si riferisce alla riunione del 12 aprile 2017 in cui Profili non solo ricordò la necessità, più volte reiterata, di nominare un direttore generale esterno e di come ancora nulla fosse stato fatto in proposito, ma rinnovò l’esigenza di individuare una figura apicale esterna che desse un taglio diverso alla gestione della partecipata. Un’istanza, quella di Profili, che meritò prima l’attenzione del socio del Comune di Foligno – che suggerì di affrontare quanto prima le problematiche sollevate dal Comune di Spoleto, tra cui proprio quella della nomina del direttore esterno – e poi addirittura anche la replica del presidente Salari che anticipò una modifica dell’assetto organizzativo dell’azienda stessa.
“Peccato che la proposta successiva dello stesso Presidente sia andata nella direzione opposta e peccato anche che ora neghi la decisione dei soci a favore della nomina del direttore esterno. Alla luce di tutto questo, le considerazioni e le frasi di Salari – in merito al fatto che la richiesta di avvicendamento del direttore generale non sia mai stata oggetto di specifiche e formali decisioni – appaiono francamente inaccettabili.”
“Come è inaccettabile – continua Cardarelli – il passaggio in cui Salari parla di un un’unica versione ufficiale dello statuto e di come l’altra versione – quella in cui si chiede la cancellazione di una precisa clausola statutaria con l’obiettivo evidente di far sì che i CdA possano essere nominati per più di due mandati consecutivi – sia da considerarsi semplicemente ‘un foglio volante’. Peccato che quello che viene definito un ‘foglio volante’ sia in realtà un documento consegnato successivamente ai segretari generali dei comuni dalla dottoressa Claudia Valentini, direttore affari legali della Vus, estensore del documento, che proprio ieri è stata costretta ad inviare una lettera di precisazioni nella quale ammette il suo errore materiale”.
“Tutto questo – conclude il sindaco di Spoleto – per dovere di verità rispetto a come si sono svolti realmente i fatti. E per la massima trasparenza che sempre dobbiamo ai cittadini. Non siamo un comune ostile a Vus e non ci interessa il gioco delle poltrone. Né tantomeno abbiamo esercitato una politica fatta di contrasti e di provocazioni. Ribadiamo che non abbiamo chiesto le dimissioni del presidente e non vorremmo che queste rappresentino un atto che invece di trovare un sana forma di sinergia tra le istituzioni abbia solo il recondito scopo di cercare inutili frizioni tra le amministrazioni coinvolte, che hanno invece da tempo intrapreso la via di una stretta collaborazione. Lo invitiamo infine ad adoperarsi affinché la Vus sia resa effettivamente efficiente, che servizi come la raccolta differenziata abbiano il necessario incremento e che possano essere abbattuti i costi dei servizi che finiscono col pesare sulla cittadinanza”.
Maurizio Salari, presidente della Valle Umbra Servizi annuncia le sue dimissioni: un fulmine a ciel sereno, che – per restare in termini metaforici – arriva a seguito di una tempesta in un bicchier d’acqua. A far balzare dalla sedia il numero uno della Valle Umbra Servizi, non sono stati problemi giudiziari, aziendali o politici, ma alcune dichiarazioni dell’assessore Gianmarco Profili di Spoleto. Un attacco che Salari considera intollerabile ed imperdonabile.
Ma facciamo un passo indietro: in una nota divulgata tre giorni fa – 23 agosto – l’amministratore spoletino aveva pubblicamente richiesto al presidente di fare chiarezza sulla gestione della Valle Umbra Servizi, parlando di proposte prima condivise e poi non attuate, nonché di promozioni ed indennità ad personam.
Gestione Vus, duro attacco del Comune di Spoleto
Indice puntato diritto contro Salari, che a preso carta e penna, invia una comunicazione ufficiale al sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, nella quale scrive: “sono rimasto letteralmente esterrefatto nel leggere quanto dichiarato dall’assessore Profili”. “Al di là delle doglianze in merito alla gestione dell’azienda, che considero comunque infondate e relativamente alle quali confido che l’assessore Profili sia in grado di dimostrare corrisponde alla realta – si legge nella missiva di Salari – per quanto riguarda la reiterata richiesta di affidare l’incarico di direttore generale all’esterno – sottolinea – debbo precisare che, contrariamente a quanto ritenuto dall’assessore Profili, detta proposta non ha mai formato oggetto di specifica e formale decisione da parte del Coordinamento di Valle Umbra Servizi, organo che quindi non ha mai accettato tale proposta e che anzi, anche nel corso dell’ultima riunione, pur non considerando l’argomento importante nella definizione dell’organizzazione aziendale, ha comunque approvato la nuova riorganizzazione aziendale”.
Per l’assessore Profili inoltre, dalla Valle Umbra Servizi sarebbe arrivata una richiesta di modifica dello statuto al fine di rinnovare i componenti del consiglio d’amministrazione per più di due mandati. Le disposizioni introdotte dal ministro Madia, sarebbero però non vincolanti, e si dice che sia prima circolata una bozza con alcune proposte modifica, ma che sarebbe stata, per l’appunto soltanto una bozza ad uso interno.
Ad ogni modo, il presidente dimissionario si toglie altri sassolini dalla scarpa: “Quello che mi lascia letteralmente esterrefatto – prosegue nello scritto – e che ritengo del tutto inconcepibile oltrechè ovviamente da me inaccettabile, è il passaggio ove Profili afferma che io avrei predisposto una proposta, anzi una simile proposta, ove l’aggettivo simile viene utilizzato all’evidente fine di evidenziarne lo squallore, in riferimento alla proposta, a me dall’assessore addebitata, di eliminare il limite di mandati contenuto nello statuto”.
La riconferma di Salari alla guida dell’azienda aveva già smosso un complicato puzzle politico amministrativo non solo a Foligno, ma nell’ottica regionale ed ora un salto nel buio porterebbe a far saltare equilibri già complicati e traballanti. Stando ad indiscrezioni di Palazzo, sia lungo le rive del Topino che al di la del Tevere, la minaccia di dimissioni viene considerata grave ma non particolarmente preoccupante, confidando nel buon senso personale e nella diplomazia politica, in maniera tale che una bomba del genere possa essere disinnescata senza fare troppi danni.