Ennesima aggressione ai danni di un capotreno sui treni dell'Umbria, insorgono i sindacati regionali dei trasporti
Ennesima aggressione ai danni di un capotreno sui treni dell’Umbria. Il malcapitato ha ricevuto dei pugni che gli hanno rotto il setto nasale, con 30 giorni di prognosi.
A denunciare l’accaduto – avvenuto sabato sera sul treno regionale 19816 Foligno-Ancona – sono i sindacati dei trasporti Filt, Fit, Uilt, Ugl, Fast e Orsa.
“Nella serata di ieri – raccontano le segreterie regionali – un nostro collega capo treno in servizio sul treno 19816, è stato vittima di una violenta aggressione fisica da parte di un uomo che viaggiava privo di documenti, del titolo di viaggio e che già in precedenza stava dando in escandescenze. L’aggressore, al controllo del titolo, ha colpito improvvisamente con dei pugni il capo treno provocandogli la frattura del setto nasale con una prognosi di 30 giorni. Il tutto è avvenuto prima che l’aggressore, scendendo alla stazione di Genga, sia riuscito a dileguarsi eludendo anche l’intervento delle forze dell’ordine.
Un ennesimo atto violento perpetrato ai danni di un lavoratore che stava solo svolgendo il suo servizio. E’ da tempo che chiediamo un intervento deciso da parte dell’azienda che ha l’onere di tutelare i propri dipendenti a fronte di atti di questa natura. Recentemente tutte le segreterie nazionali hanno anche proclamato uno sciopero nazionale del personale di bordo e di condotta proprio per sensibilizzare tutti su tale questione. Siamo coscienti che tali problematiche colpiscano trasversalmente tutte le regioni italiane ma in Umbria, secondo il nostro parere, scontiamo anche la carenza di una struttura di protezione aziendale regionale che possa dare vero supporto al personale di bordo. Una richiesta in tal senso, è stata più volte fatta dalle scriventi a Trenitalia. Ad oggi purtroppo, non abbiamo avuto ancora nessun riscontro e ci ritroviamo a contare un’altra vittima di aggressione tra i capotreno a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
Nei prossimi giorni prenderemo iniziative di protesta e sensibilizzazione sul tema delle aggressioni chiedendo da subito un incontro congiunto Prefetto – Trenitalia per capire quali interventi si intenderanno assumere per ridurre ai minimi termini il rischio di aggressione nei confronti dei nostri colleghi”.