ROMINA MENICHELLI SVELA "LA FOTOGRAFIA NEL CINEMA. DAL REPORTAGE FOTOGRAFICO AL CINEMA DOCUMENTARIO" (Foto TO®) - Tuttoggi.info

ROMINA MENICHELLI SVELA “LA FOTOGRAFIA NEL CINEMA. DAL REPORTAGE FOTOGRAFICO AL CINEMA DOCUMENTARIO” (Foto TO®)

Redazione

ROMINA MENICHELLI SVELA “LA FOTOGRAFIA NEL CINEMA. DAL REPORTAGE FOTOGRAFICO AL CINEMA DOCUMENTARIO” (Foto TO®)

Mar, 26/04/2011 - 12:02

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(Elisa Panetto)- “Capire il cinema. Corso gratuito per capire il cinema, i vari tipi di linguaggio, le tecniche e gli aspetti critici” (2008); “Capire il cinema. Corso gratuito per conoscere la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri” (2008); “Capire il cinema. I grandi set della città eterna” (2009). Ma anche “La fotografia nel cinema. Dai registi della luce ai registi della realtà” (2010). Sono questi i titoli dei primi quattro corsi che la dottoressa Romina Menichelli, giovane operatrice dell’Informagiovani “Il Tamburo” laureata in scienze della comunicazione con una tesi su teoria e tecniche del linguaggio cinematografico, ha organizzato e tenuto con grande passione e serietà a Palazzo Barnabò per fornire gli strumenti necessari per capire le tecniche e i linguaggi cinematografici. Con un obiettivo: permettere ai giovani di avere un atteggiamento critico nei confronti del cinema. Ora, a poco più di un anno dalla fine dell’ultimo, la Menichelli torna con il suo corso numero cinque dal titolo “La fotografia nel cinema. Dal reportage fotografico al cinema documentario”. “Il corso è la naturale conseguenza del primo intitolato “La fotografia nel cinema” che tenemmo lo scorso anno presso l’Informagiovani” ha dichiarato a TuttOggi.info l’operatrice. “Il primo corso trattava argomenti strettamente legati al concetto di fotografia cinematografica, quindi inerenti al posizionamento e all’utilizzo delle luci sul set e all’importanza della giusta fotografia all’interno di un film. La precedente edizione del corso si concluse con la tematica del reportage fotografico e del documentario cinematografico: in questa seconda edizione intendiamo quindi proseguire l’argomento iniziato precedentemente approfondendo la questione documentaristica, sia per ciò che concerne la fotografia che il cinema. Suddivideremo il concetto di reportage in argomenti, partendo dal sociale fino ad arrivare al reportage di viaggio e al più tradizionale matrimonio, per fare un esempio. I temi del reportage e della fotografia nel cinema sono interessanti soprattutto perché generalmente poco trattati nei corsi di cinema e poco argomentati anche nella quotidianità sia di chi già è parte del mondo del cinema, sia di chi lo vuole conoscere anche per semplice curiosità”. Più che di corso, nel dépliant si parla di “laboratorio cinematografico”. “Nelle attività cinematografiche (e in tutte le attività artistiche) – prosegue – è importante che i partecipanti non siano solo uditori, ma che la comunicazione e lo scambio di idee, opinioni e concetti, sia bilaterale. Il miglior modo per poter rendere partecipe un pubblico è quello di far sì che sia attivo e propositivo nel tempo a disposizione. Di conseguenza durante il corso cercheremo di realizzare attività pratiche e coinvolgere i ragazzi nella realizzazione di materiale fotografico esplicativo. Il tutto sarà un’opportunità di creare un gruppo di lavoro per una futura, non ancora stabilita, realizzazione di un cortometraggio documentaristico di gruppo. I ragazzi, inoltre, alla fine del laboratorio riceveranno del materiale di approfondimento degli incontri realizzati”.
Il laboratorio è rivolto ai giovani dai 14 ai 35 anni d’età e “il target dei partecipanti è molto vario” specifica la Menichelli. “Ci sono ragazzi e ragazze di ogni fascia d’età, a partire dagli adolescenti, fino a partecipanti di età più matura. Una delle cose più interessanti e stimolanti di un laboratorio del genere, è proprio il fatto di poter osservare come generazioni differenti riescono ad entrare in contatto e a condividere una passione, magari leggendola con occhi ed esperienze apparentemente discordanti ma facendo sì che tali differenze siano costruttive e ognuno possa insegnare all’altro, semplicemente condividendo”.
“La fotografia nel cinema. Dal reportage fotografico al cinema documentario” è patrocinato dal comune di Foligno. Qual è il rapporto tra l’amministrazione comunale e l’Informagiovani? C’è supporto? Chiediamo all’operatrice. “Il comune di Foligno (Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alle Politiche Giovanili) organizza attraverso l’Informagiovani “Il Tamburo” (Comunità La Tenda cooperativa sociale) queste iniziative ed eventi” ha risposto. “Siamo una rete in cui la collaborazione è basilare affinché si possa realizzare informazione, relazione e sostegno tra e per i giovani”.
Una curiosità: si parla/insegna/vede cinema a Foligno e/o, in generale, in Umbria? C’è dunque bisogno di tali iniziative? “C’è certamente sempre bisogno di iniziative culturali, soprattutto gratuite, in ogni paese, zona, città” risponde a TuttOggi.info. “Foligno ha la grande qualità di essere una città centrale per molte zone limitrofe, di conseguenza le iniziative riescono spesso a coinvolgere un vasto bacino di utenza. La cultura e le arti sono un elemento molto importante nella crescita del tessuto sociale. A Foligno, nonostante in apparenza possa sembrare che ci sia una certa calma sull’argomento cinematografico, esistono molti gruppi di ragazzi che condividono questa arte. Non a caso quando si realizzano corsi di cinema o di fotografia, i partecipanti sono sempre numerosi. Il discorso legato alla sala cinematografica è un ragionamento a parte, che investe tanti elementi della società, dalle nuove tecnologie, alla fruizione dei luoghi della città, alla stessa modalità di approccio alla visione filmica. Sento molti giovani lamentarsi del fatto che al cinema escono solo film definiti commerciali e mai film di nicchia, indipendenti o comunque meno noti. In città esistono circoli cinematografici (come ad esempio il Circolo Cinematografico Ordet), rassegne (Giovedì al cinema), incontri tematici. A volte i ragazzi non ne sono a conoscenza o comunque dimostrano interesse ma poi non partecipano alle proiezioni. Il passaparola diviene comunque un elemento fondamentale (nonostante l’era di internet e sms) per far sì che sempre più ragazzi conoscano e vivano tutti i piccoli luoghi culturali che la città offre. A volte basta un amico intenzionato ad andare a vedere “quel film” per far sì che si formi un gruppo e si diffonda la voce che a Foligno non è vero che “non c’è mai niente da fare””.
Per informazione sul corso che partirà il prossimo 3 maggio: ALL'INFORMAGIOVANI “IL TAMBURO” IL LABORATORIO CINEMATOGRAFICO “LA FOTOGRAFIA NEL CINEMA”

©Riproduzione riservata

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