In occasione della mostra Lightquake 2017 in corso a Spoleto, venerdì 9 febbraio si terrà il convegno “Lo Spazio della luce”, un incontro per dialogare su come la luce dia forma allo spazio urbano, esalti la valenza architettonica dell’edificio fino a diventare essa stessa segno libero nell’opera d’arte. L’incontro si svolgerà dalle ore 15 presso la Rocca Albornoz.
A quasi cento anni di distanza dalla pubblicazione del libro “Verso una Architettura” di Le Corbusier, dove il grande architetto svizzero parla della dualità della luce come essenziale per la vivibilità dello spazio e per la plasticità della forma architettonica dell’edificio, si è giunti negli ultimi anni a dare la stessa importanza qualitativa a ciò che la luce artificiale esprime. Scriveva Le Corbusier che “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”. Nell’arco di questo secolo si è stati spettatori dell’estensione temporale della qualità visiva quotidiana. L’oscurità è diventata la lavagna sulla quale disegnare nuove forme visive, guidando la tecnologia e la tecnica a rivoluzionare il concetto di illuminazione.
Apriranno il convegno i saluti istituzionali di Paola Mercurelli Salari Direttore della Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato Spoleto, Camilla Laureti Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, Gianluca Bellucci Presidente di Sistema Museo, Maria Luisa Guerrini Presidente dell’Ordine Architetti P.P.C. Perugia e Stefano Mancini Presidente dell’Ordine Ingegneri Perugia. Moderatore dell’incontro sarà l’architetto Fabio Fabiani di OFARCH Officina d’Architettura.
Seguiranno gli interventi: lo scenografo Sebastiano Romano con “Scenografie luminose nello spazio urbano”, il Lighting Designer Filippo Cannata di Cannata & Partners con “Le stanze della luce”, il professor ing. Marco Frascarolo dell’Università Roma Tre con “Illuminare la città e i suoi monumenti” e la professoressa arch. Gisella Gellini del Politecnico di Milano Scuola del Design con “LIGHT ART art-design-technology”.
Il convegno si concluderà con una visita guidata alla mostra Lightquake 2017 “Black Light Art – La luce che colora il buio”, con la co-curatrice dott.ssa Claudia Bottini e Sistema Museo.
L’Ordine degli architetti P.P.C. di Perugia riconosce 4 crediti formativi professionali per architetti; l’Ordine degli Ingegneri di Perugia riconosce 3 crediti formativi professionali per ingegneri.
“Illuminare” significa “svelare” una conoscenza che può essere quella di una città, dei suoi spazi aperti, delle relazioni di luci e di ombre tra gli edifici. “Illuminare” è mostrare una nuova comprensione dell’edificio fino a giungere, con la luce, a prendersi cura delle singolarità interne per ottenere quel comfort visivo che rende piacevolmente vivibile lo spazio. “Illuminare” è accendere un’idea, un segno formale libero, capace di far parlare con parole nuove sia le facciate degli edifici e il contesto urbano sia oggetti “disegnati” per accogliere luce.
Gli artisti contemporanei della light art e della black light art, oggetto della mostra Lightquake 2017, intrecciano alla tecnologia dei sistemi di illuminazione nuovi pigmenti colorati, creando opere in grado di esaltare tutte le sfumature artificiali della luce e dell’oscurità. Siamo testimoni di “un’architettura della luce” nel senso omnicomprensivo della disciplina dove il gioco sapiente, rigoroso e magnifico ha aggiunto un nuovo termine di paragone: “la luce” delle stelle.
L’evento è promosso da Ordine Architetti P.P.C. di Perugia, F.U.A. Fondazione Umbra per l’Architettura, Ordine degli Ingegneri di Perugia e OFARCH Officina d’Architettura.
Informazioni:
Sistema Museo cell. 340 5510813 – www.sistemamuseo.it
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